BOLZANO

Bolzano, il Mercatino abbandona piazza Stazione

Gli standisti: «Chiudiamo il 24 dicembre invece del 6 gennaio. Pochi affari ed è difficile presidiare una zona disagiata


di Valeria Frangipane


BOLZANO. «Abbiamo deciso di andare avanti fino al 24 dicembre. Poi lasceremo.

Bolzano, pista da ghiaccio a parco Stazione Mercatino di Natale, salta Campofranco ma si punta sulla valorizzazione dei giardini. Anche con le luci

Non ce la facciamo a tirare al 6 gennaio». I titolari degli stand del Parco di Piazza Stazione lamentano - tra le altre - due questioni: pochi affari e la fatica di presidiare una zona sotto pressione. Resterà - invece - la pista di pattinaggio del Vke. Roberta Agosti, direttrice dell’Azienda di soggiorno, che quest’anno aveva puntato su questa novità per “illuminare” e vivacizzare il Parco, conosce bene la situazione, sa dell’intenzione degli standisti di lasciare prima ma non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale: «Valuteremo la loro posizione con serietà. Siamo intenzionati comunque a rilanciare l’iniziativa anche l’anno prossimo. Non possiamo permetterci che i turisti in uscita dalla stazione camminino quasi al buio. Ecco abbiamo voluto "far luce" e poi attirare anche i bolzanini tra pista di pattinaggio e stand e devo dire che per me l’iniziativa ha funzionato. Certo è stata la prima esperienza per tutti, evidentemente da perfezionare. Vuol dire che lo faremo insieme».

Due - come detto - le questioni che lamentano i commercianti. La prima è quella degli affari che non sono andati come speravano: «I turisti passano di qua, ci chiedono dov’è il Mercatino, e poi passano via dritti». Mentre resta aperta la questione sicurezza: «L’Azienda ha inventato questo Mercatino anche per presidiare una zona disagiata ed alcuni di noi questo disagio l’hanno visto ed anche toccato con mano. Siamo stati testimoni di episodi spiacevoli, qualcuno anche di minacce e adesso diciamo basta. Un grazie sentito alle guardie giurate che ci hanno seguito in queste settimane». La verità è che in tutta l’area del Parco ci vorrebbero forze dell’ordine presenti da mattina a sera. Le guardie private in questi giorni hanno avuto un nuovo fronte da seguire, una nuova declinazione dell'insicurezza, reale, percepita, presunta non importa, del Parco della stazione. È successo che l'arrivo dei turisti e delle luci non hanno scoraggiato i consueti frequentatori dei giardini. Che dopo i primi giorni di incertezza sono tornati. Dall’altra parte del Parco, ma sono tornati. «E certe scene - raccontano gli standisti - le abbiamo viste anche noi». Pochi giorni fa è stato trovato un tossicodipendente che si bucava nel bagno-container (quello rosa), sono stati allontanati alcuni immigrati ubriachi che filmavano le ragazzine mentre pattinavano e - nella confusione di certi giorni - le avvicinavano per toccarle. Il tutto mentre lo spaccio di droga continua alla luce del sole, quasi indisturbato e sono sempre più frequenti le risse ed i litigi tra persone alterate dall’alcol. E gli agenti? Fanno il possibile ma certo la legge non li aiuta. Lo stesso ex capo della Procura - Guido Rispoli - a proposito della microcriminalità ha più volte detto che con le nuove norme, nessuno va più in prigione. Ma il disagio cresce. Senza tetto, stranieri senza permesso di soggiorno, immigrati che non sanno dove andare, gruppi di giovani che si ritrovano sulle panchine e che trovano "lavoro" tra le nuove attrazioni del Mercatino. Ecco chi popola i giardini di Natale. E chi deve controllare alza le braccia.













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