Di Fede pronta a lasciare la segreteria a luglio

Provinciali, in pole l’ipotesi di un terzetto con Tommasini, Prader e Casolari In autunno il congresso per la scelta del segretario e i nuovi equilibri interni



BOLZANO. Pd, avanti con il cambio ai vertici e con le prime bozze di candidatura alle elezioni provinciali. L’assemblea provinciale del Pd non si riunisce da settimane, ma le strategie politiche vengono tessute in incontri riservati. È avviata l’uscita di scena della segretaria Liliana Di Fede. L’ incarico scadrebbe in febbraio, ma Di Fede ha annunciato da tempo la decisione di lasciare in anticipo. «Febbraio è troppo tardi, perché saremo nel pieno della discussione sulle elezioni provinciali», ha spiegato. C’è ora una data: dimissioni intorno alla metà di luglio, per organizzare il congresso in autunno ed eleggere il segretario con l’assemblea, che sancirà i nuovi equilibri interni.

I nomi dei possibili successori di Liliana Di Fede sono stati finora Carlo Costa, Alessandro Huber (capogruppo in Comune), Mauro Marchi (appena rieletto ai vertici di Alperia) o Juri Andriollo. A queste ipotesi si aggiunge l’ultimo scenario: alla segreteria del partito potrebbe essere candidato direttamente Christian Tommasini, lanciato alla terza ricandidatura provinciale senza intoppi (la bozza di nuovo statuto elimina il limite di due mandati). Già segretario dei Ds, Tommasini sta lavorando con Costa ad un documento politico sugli obiettivi del Pd in vista del congresso. È palese che in questo «nuovo» Pd non è previsto spazio per la minoranza di Roberto Bizzo, assottigliata e demotivata. La maggioranza è intenzionata a saldare i conti con la minoranza e Achammer (Svp) ha avvisato, «non tollereremo più comportamenti come sulla toponomastica». Confermato lo schema di gioco dell’alleanza con le liste civiche, circolano le prime ipotesi di candidature per le provinciali. La più gettonata vede una testa di lista con Tommasini, Renate Prader (moglie di Carlo Costa, presidente del consiglio comunale a Bressanone) e Andrea Casolari (della Civica di Merano ). Un quarto posto potrebbe essere riservato a Liliana Di Fede o alla vice segretaria Nadia Mazzardis.

Anche lontano dalla testa di lista, la maggioranza potrebbe decidere di escludere Bizzo dalle candidature. Nei giorni scorsi Huber prospettava una via diversa, una sorta di mediazione: «Ufficializziamo la presenza delle correnti e in base al peso si decidano i posti in lista». Non interessata alla candidatura alle provinciali, Luisa Gnecchi è pronta all’uscita dal Pd per raggiungere «Articolo 1 - Movimento democratico e progressista» di Bersani e Speranza. Bizzo smentisce un percorso simile. Ma qualcosa si muove in acque centriste con cui Bizzo sta riallacciando i rapporti. Lorenzo Dellai sarà domani a Milano, ospite di «Fondamenta», la convention organizzata da Articolo 1. (fr.g.)

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