Family day, in 300 a Roma «No alle unioni civili»

Quatto pullman partiti per la capitale: «Il matrimonio? Solo tra uomo e donna» Ferma opposizione all’adozione di bambini da parte delle coppie gay


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. Sono le 16.30 quando sulle note del tenore Francesco Grollo termina il Family Day al Circo Massimo e i partecipanti cominciano a sfollare lungo le vie adiacenti.

Due milioni di persone secondo Massimo Gandolfini, organizzatore del Family day, trecento mila secondo altri, comunque tante che si sono date appuntamento al Circo Massimo, luogo simbolo degli assembramenti oceanici nella Capitale.

Difficile dire se sia stato proprio così consistente il numero dei partecipanti, certo le persone venute in una Roma dal clima già generoso, erano tante.

Tra i manifestanti arrivati da ogni parte d’Italia per dire no al disegno di legge sulle unioni civili che porta la firma della parlamentare PD Monica Cirinnà, anche due-trecento altoatesini giunti in mattinata a bordo di 3 o 4 pullman, più le auto private parcheggiate negli “hotspot” prontamente allestiti accanto ai terminali di collegamento con il centro città. Diversi i politici “nostrani”, folta la rappresentativa leghista, con Carlo Vettori, Marco Galateo, Luigi Nevola in testa ma anche con l’ex consigliere di Unitalia Marco Caruso.

«Difficile - per Vettori - fare lo slalom tra la moltitudine di persone, una folla alla quale noi bolzanini non siamo abituati, tuttavia - ironizza il candidato sindaco della Lega Nord - il traffico dell’Arginale non ha nulla da invidiare alla Cristoforo Colombo di Roma». Tanti anche i comuni cittadini, che con la loro presenza hanno voluto testimoniale il loro dissenso al disegno di legge per le unioni civili. Tra loro in prima fila, le sentinelle in piedi, che giusto una settimana fa si erano presentate in sessanta in una fredda Piazza Mazzini. Il dottor Francesco Avanzini medico foniatra dell’ospedale di Bolzano è tra loro: «Non possiamo rilasciare dichiarazioni per evitare strumentalizzazioni, posso solo dire che è stata una giornata molto tranquilla e ben organizzata, sono venuto giù in pullman con mia moglie e adesso rientriamo a Bolzano». Chi invece ha voglia di parlare è Ivano Moltrer, pensionato giunto qui con tutta la famiglia, nuore e nipoti compresi: «Siamo venuti giù con i pullman, per fortuna ci siamo portati i panini da casa perché con tutta la gente che c’era, c’erano code bestiali anche agli autogrill. Noi non siamo contro nessuno, siamo solo per il matrimonio tra un uomo e una donna, io personalmente sono anche a favore dei diritti di chi vuole stare insieme ma sono assolutamente contrario a questa legge mira solo alle adozioni per le coppie omosessuali».

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