Furti in serie, Caldaro pensa alle ronde

Il sindaco: «Al lago grazie ai vigili del fuoco la sorveglianza è garantita anche la notte. Ma la gente ha paura»


di Massimiliano Bona


CALDARO. Le ronde a Caldaro per contrastare l'emergenza furti? Si, ma solo quelle - rigorosamente in borghese - dei vigili del fuoco volontari attorno al lago. A spiegarne i motivi - dopo i colpi messi a segno nelle ultime settimane nelle frazioni di Sant'Antonio e San Nicolò, compreso quello nell'abitazione dell'ex assessore Robert Sinn - è stato il sindaco Gertrud Benin Bernard, vittima a sua volta di un furto negli anni Ottanta nel quale le portarono via praticamente tutto.

Sindaco, alcuni residenti stanno pensando alle ronde per contrastare i furti. Lei a favorevole o contraria?

«Nessuno, finora, si è fatto avanti in Comune avanzando questi propositi. Certo, capisco la paura dei miei concittadini perché l'ho vissuta in prima persona».

Cosa le portarono via?

«Tutto quello che c'era in casa. E da allora vi assicuro che non tengo più gioielli di alcun tipo. La sensazione che si prova in quei momenti non si dimentica mai».

Nelle ultime settimane ci sono stati altri colpi in Oltradige. Dove esattamente?

«Del furto di Sant'Antonio ho letto dai giornali mentre so che nelle scorse settimane i ladri sono entrati in azione in diversi appartamenti di San Nicolò. A casa dell'ex assessore Sinn pare siano entrati nel tardo pomeriggio».

Lei ha la percezione che i furti siano aumentati?

«Non ho solo la percezione ma so che è così. Le segnalazioni sono sempre più frequenti».

I cittadini dicono di voler fare qualcosa, le forze dell'ordine frenano sulle ronde perché ritengono siano rischiose per gli stessi residenti. Lei cosa ne pensa?

«Dico che i carabinieri stanno facendo tutto quello che possono, compresi controlli a tappeto anche nelle ore serali e notturne. Ma non basta. Capisco anche i cittadini che hanno tutto il diritto a poter dormire sonni tranquilli».

E allora cosa bisogna fare?

«Sedersi a un tavolo e parlarne».

Ma a Caldaro le ronde le fanno i vigili del fuoco?

«Non sono ronde nel senso stretto del termine. I vigili del fuoco volontari di San Giuseppe monitorano anche di notte le case attorno al lago, che sono tra le più esposte. Ma sono in borghese e non girano a piedi per . Ma tra i residenti partono immediatamente delle segnalazioni, anche con le luci, se c'è qualcosa o qualcuno di sospetto. Il sistema è ormai collaudato».

La risposta giusta è quella del Comprensorio che vuole mettere telecamere in tutti i paesi dell'Oltradige e della Bassa Atesina?

«Le telecamere potrebbero aiutare molto e fungere da deterrente. Il presidente Lanziner sta seguendo gli sviluppi del progetto, che è interessante anche Caldaro».

Ma a che ora colpiscono i ladri più spesso?

«Nel tardo pomeriggio, dalle 16.30 alle 19. E c'è chi ha paura di tornare a casa. Il problema va affrontato in modo serio».

Secondo lei si tratta di bande organizzate?

«Mi piacerebbe saperlo. Finora nessuno, o quasi, è stato colto sul fatto. Di sicuro non sono degli sprovveduti».

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