Lo stato di agitazione degli autisti della Sasa, indetto unitariamente dalle organizzazioni sindacali, è solo l’ennesimo segnale di una situazione di forte disagio degli autisti che si sta perpetrando da anni. Lo afferma la segreteria generale della Cgil/Agb in una nota. Le rimostranze nei confronti dell’azienda sono per una serie di problemi ( tempi di percorrenza e carichi di lavoro in primis), sono stati denunciati in diverse occasioni e portati a conoscenza dell’amministrazione fin dal 2010.

«Non si può vedere in questo uno scontro personale tra la Filt e il presidente Pagani, ma solo la legittima richiesta di superare i problemi nell’ottica di un miglioramento delle condizioni di lavoro - scrive ancora la Cgil - , perchè anche da questo dipende la qualità del servizio».

«Inoltre – prosegue Doriana Pavanello della segreteria generale della Cgil - non più tardi di qualche mese fa le sigle sindacali di categoria Cisl e Asgb, assieme alla Filt-Cgil, avevano denunciato la mancanza di confronto con l’azienda e il fatto che la stessa si limiti a informare la Rsu delle decisioni già prese». Secondo il sindacato il confronto è mancato su più partite, da quella su eventuali tagli e riduzioni delle corse e dei servizi, ai ritmi e turni di lavoro. «Le dichiarazioni d’intenti alle quali siamo abituati da parte del presidente di Sasa Pagani - scrive ancora la Cgil - non sono sufficienti a garantire i lavoratori e l’utenza, in un servizio fondamentale quale è il trasporto pubblico, il confronto deve essere volto alla soluzione dei problemi posti dalla Rsu».

Una nota critica viene lanciata dalla segretaria anche alle politiche provinciali sui trasporti: “Condividiamo la linea di incentivare il trasporto pubblico – conclude Pavanello – ma si devono garantire anche coerenti politiche di gestione del servizio”.