Il consiglio provinciale dice sì al casinò a Merano

Durnwalder: prevenzione e sensibilizzazione funzionano meglio dei divieti. Sulla stessa onda il sindaco Januth



MERANO. In consiglio provinciale, nella riunione dell'altro giorno, si è parlato anche di casa da gioco sulla scorta della proposta, recente, dei parlamentari Svp di potere aprire una casa da gioco anche in riva al Passirio. E' stato Andreas Pöder (BürgerUnion) ad invitare il Consiglio con una mozione a pronunciarsi contro la realizzazione di un casinò in Alto Adige, invitando i parlamentari altoatesini a opporsi a tale iniziativa, ovvero a non farsi promotori di iniziative finalizzate all'istituzione di un casinò in Alto Adige.

Una delle prime iniziative dei senatori altoatesini in avvio di legislatura, ha segnalato Pöder, é stata la proposta di creare un casinò a Merano, considerandolo fattore economico e turistico. Non hanno però considerato non solo il rischio di dipendenza dal gioco, di cui pagano il prezzo le famiglie e l'intera società, ma anche che nell'ambito di un casinò si sviluppano spesso attività illecite, quali riciclaggio di denaro sporco, giochi illegali e usura.

Il presidente dela giunta Luis Durnwalder ha detto di comprendere il problema, ma invitato a non fare un processo alle intenzioni: «possiamo prendere posizioni quando le cose sono successe, ed abbiamo piena sensibilità verso i pericoli del gioco».

Durnwalder ha aggiunto che prevenzione e sensibilizzazione funzionano meglio dei divieti, ripetendo in sintesi quanto aveva dichiarato il sindaco Guenther Januth. Pöder ha replicato che é facoltà del Consiglio esprimere la propria posizione. La mozione é stata respinta con 5 sì, 15 no e 5 astensioni. Una chiara presa di posizione, dunque, a favore della casa da gioco a Merano.

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