In pensione Zanettin L’uomo dei bus e degli orari Sasa

È entrato da autista ed è diventato responsabile delle linee «È cambiato tutto, oggi il trasporto è a un buon livello»


di Bruno Canali


BOLZANO. Da gestore di un distributore di carburante a "deus ex machina" responsabile di tutto il servizio di movimentazione delle linee e del personale viaggiante di Sasa: Silvano Zanettin ne ha fatta di strada nel trasporto pubblico e lunedì 29 febbraio, a 63 anni, finalmente potrà andare in pensione. «Però non credo che mi fermerò - garantisce - perché vorrei comunque impegnarmi nel volontariato».

Portano la firma di Zanettin (sempre col benestare della Provincia come sottolinea) tutte le innovazioni apportate al servizio di trasporto pubblico targato Sasa, a Bolzano e a Merano, con risultati che oggi, in tempo di bilanci, lo vedono soddisfatto: «Penso di avere portato il trasporto pubblico ad un buon livello - dice Zanettin - riuscendo a concretizzare gran parte di ciò che avevo in testa, coniugando il più possibile le esigenze degli utenti con la morfologia dei centri abitati che nel frattempo è cambiata e le indicazioni della Provincia. Certo, qualche cosa ancora si potrebbe migliorare ma non molto e se penso a quando ho iniziato io, veramente quasi tutto è cambiato». Già, l'inizio, con la gestione del distributore Total in via Druso: «L'ho fatto per cinque anni poi, siccome avevo la patente, ho fatto domanda in quella che allora si chiamava Act e il primo marzo 1979 ho iniziato come autista, quando ancora la rimessa degli autobus era in piazza Vittoria. Così ho maturato un'esperienza per quanto riguardava i turni (ero anche rappresentante sindacale) e nel 90, nell'ambito di un potenziamento dell'ufficio movimento, "rispolverai" il diploma di perito elettrotecnico; il bilinguismo c'era e iniziai come assistente presso gli uffici della Sasa che allora erano in via Conciapelli. Nel 1999 infine, nell'ambito degli avvicendamenti, ho assunto l'incarico di capo responsabile movimentazione a Merano, fino al 2006, quando con la nuova informatizzazione, Merano e Bolzano vennero uniti in un unico movimento ed eccomi qui». Da allora è dall'ufficio di Zanettin che partono le direttive per quanto riguarda percorsi degli autobus Sasa, orari, coincidenze e gestione del personale (ferie e turni) un lavoro complesso di "incastri", sempre alle prese con l'imperativo di dover conciliare budget aziendale con le direttive della Provincia e le esigenze degli utenti. Tra i bei ricordi, Zanettin cita l'adunata degli alpini a Bolzano: «Dove in un fine settimana siamo riusciti a trasportare circa 130mila passeggeri, senza alcun reclamo, ricevendo anche le congratulazioni dell'Ana», mentre i momenti tristi riguardano i colleghi scomparsi per malattia e anche qualche incidente dove le persone ci hanno rimesso la vita. «Credo di essere riuscito a portare ad un buon livello il servizio di trasporto pubblico - conclude Zanettin - specialmente a Bolzano, dove la collaborazione con il Comune è ottima e penso alle corsie preferenziali, che quando iniziai io, praticamente non esistevano. Invece l'utenza non è migliorata col passare degli anni, ma questo, come vediamo, riguarda un po' tutte le componenti della società, che è figlia dei tempi.

Lunedì vado in pensione ma già da tempo, mi affianca l'ingegner Alex Pennati, che è destinato a prendere il mio posto e sono sicuro che l'ufficio movimentazione di Sasa continuerà a essere sempre in buone mani».

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