Incidenti lavoro: Nordest, 35 morti nel primo semestre 2011

Tragico bilancio delle morti bianche alla fine del primo semestre dell'anno a Nordest: sono 35 le persone che hanno perso la vita al lavoro



VENEZIA. Tragico bilancio delle morti bianche alla fine del primo semestre dell'anno a Nordest: sono 35 le persone che hanno perso la vita al lavoro. In Italia, complessivamente, i morti sono stati 255 (erano 218 a fine giugno 2010, +17%). Nel solo mese di giugno in Triveneto sono deceduti 11 lavoratori. E' quanto emerge dall'analisi dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering. Il Veneto a fine giugno ha fatto registrare 21 vittime (6 in più rispetto a fine maggio), seguito dal Trentino Alto Adige (8) e dal Friuli Venezia Giulia (6). Osservando invece la graduatoria sulla base del rapporto tra morti bianche e popolazione occupata è il Trentino Alto Adige a detenere il primato a Nordest con un indice di incidenza di 17,1 (contro una media del Paese pari a 15,6).

Per il Veneto viene registrato invece un indice pari a 9,9, e a 11,8 in Friuli Venezia Giulia. Bolzano la provincia più toccata dalle morti bianche a Nordest con 7 vittime, seguita da Rovigo (5). Tre le morti bianche verificatesi nei primi sei mesi del 2011 a Padova, Treviso, Verona, Vicenza e Gorizia; due a Belluno, Venezia e Pordenone, una a Udine e Trento. Mentre nessuna vittima del lavoro viene registrata a Trieste. Il settore agricolo quello maggiormente coinvolto quando si parla di morti bianche a Nordest con il 42,9% dei casi. Segue il settore delle costruzioni (22,9%). L'8,6% dei decessi nello smaltimento rifiuti, il 5,7% nella produzione, distribuzione, manutenzione di energia elettrica, acqua e gas così come nel commercio e attività artigianali, il 2,9% nel settore del legno, dell'industria alimentare, della fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici, nei trasporti, magazzinaggi e comunicazioni e nelle associazioni ricreative, culturali e sportive.

Lo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti sulle persone è la causa principale di morte (nel 25,7% dei casi), seguita dalla caduta dall'alto e dal ribaltamento di un veicolo o di un mezzo in movimento (20%). Un risultato questo che risulta essere invertito rispetto a quello nazionale (caduta dall'alto 24,7% e schiacciamento 20%). Per l'investimento di un mezzo semovente ha perso la vita il l'8,6% delle vittime. A livello nazionale la mortalità femminile è stata stimata fino a fine giugno in sei decessi, mentre quella relativa agli stranieri in 32 vittime (4 a Nordest). La mortalità più elevata si registra soprattutto tra i cinquantenni (mentre a livello nazionale la fascia più colpita è quella dei quarantenni). A Nordest, dunque, più che nel resto del Paese muore chi ha più esperienza lavorativa. Continua infine ad essere tragico anche il bollettino delle morti bianche durante il fine settimana: tra venerdì e domenica, nei primi sei mesi del 2011, è deceduto un terzo delle vittime a Nordest. I giorni più neri in assoluto sono il giovedì (quasi il 23% degli incidenti mortali) e il lunedì e il martedì (20%).













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