Kompatscher chiama i partiti: primo giro di consultazioni

Oggi l’incontro non ufficiale con i gruppi consiliari. La Svp a Letta: no alla legge di stabilità se non ci saranno segnali per l’autonomia


di Francesca Gonzato


BOLZANO. È stato organizzato per oggi il primo incontro tra il candidato presidente Arno Kompatscher e i partiti. Anzi, i capolista entrati in consiglio provinciale. Sarà un incontro non ufficiale e proprio per questo si terrà al di fuori dei palazzi provinciali. «Prenderemo un caffè e parleremo un po’», riferisce Kompatscher , da cui è partito l’invito. L’obiettivo è un primo giro di orizzonte dopo il voto, dedicato in particolare alla seduta inaugurale del consiglio provinciale del 22 novembre. Kompatscher annuncerà l’agenda decisa ieri dalla Parteileitung della Svp sulle trattative ed esporrà le proposte della Svp sull’ufficio di presidenza del consiglio provinciale, che dovrà essere eletto già il 22 novembre.

«Proporremo di nominare un ufficio di presidenza ad interim», riferisce Kompatscher. Formalmente non esiste questa formulazione. All’atto pratico significherà eleggere consiglieri che potranno dimettersi da quel ruolo nel caso vengano chiamati in giunta o se sarà necessario per rispettare l’equilibrio tra maggioranza e minoranza. La Svp dovrebbe proporre per la presidenza del Consiglio Martha Stocker. Come vicepresidente potrebbero scattare Roberto Bizzo o Christian Tommasini ( Pd).

Uno dei tre segretari questori dovrà essere della minoranza e il galateo istituzionale prevede che spetti ai Freiheitlichen, il gruppo di opposizione più numeroso. La settimana prossima il Parteiausschuss della Svp incaricherà formalmente Kompatscher e l’Obmann Richard Theiner di avviare le trattative con i tutti i partiti. Il Parteiausschuss fissato per il 2 dicembre valuterà i risultati del primo giro di incontri e deciderà con chi sedere al tavolo per chiudere l’accordo di coalizione. La Svp lascia tutto aperto, «uno o più partner di coalizione». E Kompatscher aggiunge una informazione, dopo le tante speculazioni sulla giunta a 7, 8, 9 o 11: «Il numero degli assessori dipenderà anche dal numero di alleati».

La Svp prosegue l’analisi del voto e delle cause che hanno provocato la perdita della maggioranza assoluta. Hanno iniziato a riunirsi i Bezirke e i loro rappresentanti hanno parlato chiaro a via Brennero: la campagna elettorale non ha funzionato come era stato promesso.

«Avevamo detto che saremmo stati sulla strada, in mezzo alle persone. Non ci siamo riusciti nella giusta misura», riassume le critiche Kompatscher, «È giusto riflettere su questo. Abbiamo girato tutti come pazzi, ma probabilmente avremmo dovuto organizzare qualche incontro in meno con gli iscritti per stare più con le persone “normali”». Dura presa di posizione sulla legge di stabilità. La Svp, che fa parte della maggioranza, scrive al premier Letta e annuncia che voterà contro, se la finanziaria non darà un chiaro segnale sull’autonomia. «Senza apparente motivo, il governo tentenna su fondamentali decisioni come la nomina dei componenti delle commissioni paritetiche dei 6 e dei 12», riferisce Theiner, che accusa, «i punti previsti del Memorandum di Bolzano sono da mesi privi di attuazione».

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