BOLZANO. Dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceverà l’onorificenza di ufficiale dell’Ordine al Merito, ma la medaglia che Raffael Kostner ottiene dai nostri lettori è altrettanto luccicante.

Sono decine, infatti, i messaggi arrivati all’Alto Adige e sui nostri social media per ringraziare questo gardenese tenace che a metà degli anni ’80 ha dato vita al servizio di elisoccorso Aiut Alpin Dolomites affondando le sue radici nel volontariato per salvare, nel concreto, delle vite. Dalla prima base al fianco di malga Sanon all’Alpe di Siusi fino all’attrezzatissima centrale attuale di Pontives Kostner, insieme all’inconfondibile elicottero rosso, è riuscito a far volare la sua idea nel cuore della gente.

«Kostner non è solo il simbolo di tutti coloro che rischiano la vita ogni giorno per salvare la pelle di migliaia di perfetti sconosciuti, Raffael è anche e soprattutto uno splendido esempio di tenacia, intelligenza e cuore. Grazie», scrive Gi Elle con una sintesi perfetta di ciò che la gente comune pensa di questo servizio. Tra i tanti complimenti ed elogi c’è anche chi innalza Kostner ad esempio per chi amministra. «Politici, imparate: un uomo che non fa i propri interessi come lo fate voi» la rasoiata di Goffredo Campei.

Tanti, tantissimi gli applausi che gli altoatesini estendono alla squadra di volontari e a chi, con Kostner, ha contribuito alla creazione dell’Aiut Alpin. Dal medico rianimatore Michele Nardin, scomparso nel 2011 e co-fondatore, senza dimenticare Willy Costamoling e Gino Comelli. Durante la stagione a ruotare attorno all’elisoccorso sono circa un centinaio di volontari, con l’aggiunta di 26 medici rianimatori oltre a un nutrito drappello di alpinisti italiani e stranieri. L’Aiut Alpin Dolomites vive di questo amore (anche finanziariamente attraverso le donazioni e le tessere, al di là delle tariffe e del contributo della Provincia) e sentirlo così forte è un bene per tutti.

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