La Casa della Solidarietà non rimarrà senza casa

Approvata una risolutiva convenzione urbanistica fra Comune e una ditta privata L’accordo prevede anche la realizzazione di alcuni alloggi per l’edilizia sociale


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Edilizia e impegno sociale in primo piano, ancora una volta, e in questo caso legati a filo doppio ma soprattutto uniti da prospettive positive, che si spera vengano concretizzate nel minor tempo possibile, burocrazia e fondi permettendo. Il succo del discorso è che grazie a una convenzione urbanistica, il Comune di Bressanone riuscirà in breve tempo a garantire una nuova sede per la Casa della Solidarietà (Cds) e allo stesso tempo a permettere la costruzione di nuovi alloggi, il 40% dei quali destinato all'edilizia abitativa sociale.

Tutto parte in realtà da un problema concreto, quello dello sfratto, ricevuto ormai un paio di anni fa, dalla Cds da parte dei “padroni di sede”, i Missionari Comboniani di Millan. Un problema che evidentemente sia il Comune brissinese che la Provincia stanno tentando di risolvere da tempo, visto che senza una sede idonea la Casa sembrava destinata a chiudere con pesanti effetti sulle persone che assiste, mentre invece ora, grazie a uno scambio di terreni, il rischio è eliminato e il problema è stato risolto.

Lo schema di convenzione urbanistica tra il Comune e la società privata Klingerhof è stato approvato nell'ultimo consiglio comunale. Si tratta di una permuta e vendita di terreni in via Dante, nella zona accanto all'ospedale, che consentirà al Comune di reperire i fondi necessari per l’assunzione di un diritto reale sulla Casa Jakob Steiner, l'edificio di Millan di proprietà della Provincia dove in futuro potrà essere collocata la sede della Casa della Solidarietà. La convenzione prevede che la Klingerhof ceda al Comune di Bressanone alcuni terreni in via Dante, che hanno un valore di 495 mila euro e saranno poi passati alla Provincia per l’ampliamento dell’areale ospedaliero, e che il Comune ceda alla società Klingerhof 1.768 mq di terreno edificabile, nonché ulteriori diritti di edificabilità per la zona residenziale “Klingerhof” con il 60% di edilizia abitativa libera e il 40% di edilizia abitativa convenzionata. L’importo di differenza di 1.002.586 euro che il Comune otterrà dalla Klingerhof verrà quindi utilizzato per l’assunzione di un diritto reale sulla Casa Jakob Steiner per i prossimi 20 anni, in modo che l'edificio possa ospitare la nuova sede della Casa della Solidarietà.

«Con questa convenzione - ha sottolineato il sindaco Albert Pürgstaller - il Comune è finalmente riuscito a gettare le basi per assicurare il futuro della Casa della Solidarietà che come è noto aiuta ogni giorno decine e decine di persone in difficoltà».

Ora la Provincia dovrà approvare la convenzione urbanistica e dare il via libera ai contratti necessari per poter procedere al trasferimento. La Cds, a sua volta, dovrà provvedere al trasloco e ai lavori di ristrutturazione.

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