La musica ridà vita a Parco Vittoria 

Fino a sabato 23 dicembre, ogni giorno dalle 18.30 alle 21.30. Per combattere il degrado


di Inrica Tudor


BOLZANO. Ogni sera (fino al 23 dicembre), Piazza Vittoria si trasforma in “Nimmerland – l'isola che non c'è”. L'iniziativa, promossa dal Comune che intende « promuovere un diverso utilizzo, ovvero musicale e festoso, di uno spazio spesso oggetto di degrado» prevede, per sette serate - dalle 18.30 alle 21.30 - musica dal vivo di artisti locali. I concerti si tengono nel parco. Ogni sera un dj set di un'ora e mezza e un concerto di un gruppo o di un musicista per un'altra ora e mezza. Il promoter Vanja Zappetti, organizzatore dell'evento, racconta: «Non è un caso che il nome dell'iniziativa sia “l'isola che non c'è”: ci riferiamo a questo luogo storico che è molto bello, ma poco vissuto. Qui ci sono stati episodi sgradevoli di vario tipo e ci piace l'idea di riempire questo posto di energia positiva. È questo il senso della rassegna. Ed è per questo che abbiamo scelto di fare sette serate, con una band e un dj al giorno. Vogliamo “fertilizzare” il parco con questa positività a piccole dosi, con la gioia di tutti. Nella prima serata abbiamo avuto un pubblico fino ad un massimo di un centinaio di persone, finora è piaciuto molto». Un aspetto interessante è che una buona parte delle persone che assistono ai live arrivano perché trasportati dal suono della musica, senza sapere prima dell'evento. Vicino al palco c'è anche un piccolo bar in cui si serve, tra le altre bevande, il vin brulé, molto apprezzato con le basse temperature. A gestirlo è Sandro Gabriele, proprietario del bar “Corso” vicino al parco: «Sono molti anni che speriamo in un'idea del genere - dice -, che si tratti di musica, teatro all'aperto o altro. Il parco si trova vicino ad un museo, in un luogo storico in pieno centro città, ma è sotto agli occhi di tutti quello che succede durante il giorno. Il mio augurio è che queste serate possano dare il via ad un processo che renderà più viva questa zona. Mi viene in mente il paragone con la “teoria delle finestre rotte”, che nel '94 il sindaco di New York applicò per combattere la criminalità: se un luogo è poco curato e pieno di “finestre rotte” è facile che si danneggi sempre di più, mentre, al contrario, se si rende quello stesso luogo bello e illuminato, tutti cercheranno di mantenerlo tale». L’altra sera sul palco gli ospiti erano dj Ictus, nome d'arte di Mauro Trentini, che ha dato il via con la sua musica optando per uno stile etnico ed orientale (ma non solo), e il gruppo Shanti Powa, appena tornato da un tour in tutta Europa. Tra il pubblico anche dj SLT, al secolo Stefano Salut, che sottolinea: «Un'iniziativa del genere può davvero rivalorizzare la zona, il parco ne gioverebbe molto. Ora come ora i giovani ci passano quasi solo all'uscita da scuola per dirigersi verso la fermata dell'autobus ed è un peccato. Il beneficio si riscontrerebbe ancora di più se si rifacesse qualcosa del genere anche nel periodo estivo, senza i limiti del freddo». La proposta è lanciata.













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