La Provincia non taglia gli straordinari

Autorizzate per il 2014 oltre 200 mila ore che costeranno quasi 7 milioni. Schaller: «Le richieste erano superiori»



BOLZANO. Sugli straordinari la Provincia, nel 2014, non risparmierà un solo euro. La giunta ha approvato, infatti, all’unanimità nell’ultima seduta un contingente di oltre 200 mila ore, per una spesa complessiva di poco inferiore ai 7 milioni, la stessa del 2013. «Le richieste dei singoli dipartimenti e uffici - sottolinea il direttore della ripartizione personale Engelbert Schaller - erano superiori, ma non abbiamo superato le cifre dello scorso anno. Certo, si può fare sempre meglio, ma ci sono servizi, come quello antincendio garantito dai pompieri, o quello degli stradini, che spesso sono in servizio anche la notte, che necessitano di un contingente elevato». Già, ma il problema è dato dal fatto che il monte-ore è piuttosto alto per quasi tutti i dipartimenti, senza eccezioni di rilievo. La differenza tra pubblico e privato - posto che nel pubblico difficilmente si lavora il fine settimana - resta enorme. La pubblica amministrazione, tra l’altro, utilizza solo di rado i «forfait» per contenere il budget.

Il monte ore per settori. La sola segreteria generale ha messo in conto 5.660 ore e ad essa fanno capo Avvocatura, ripartizione Europa, presidenza e relazioni estere, l’ufficio affari istituzionali e l’autorità che cura gli audit per i finanziamenti comunitari. La direzione generale disporrà di 13.250 ore, di cui ben 8.300 per il solo economato. Davvero tante (19.605) le ore autorizzate per il Dipartimento cultura italiana, edilizia e lavori pubblici, che fa capo all’assessore Tommasini. A fare la parte del leone sono il catasto (6.300 ore), edilizia e servizio tecnico (4.500) e le infrastrutture (3.000). Il dipartimento sviluppo del territorio e ambiente e quello che si occupa di cultura tedesca e integrazione, più o meno, si equivalgono con oltre 7.500 ore a testa, mentre per famiglia e organizzazione amministrativa si scende a 6.140. Solo per il Servizio strade - a cui faceva cenno Schaller - saranno utilizzate 17 mila ore, mentre la mobilità si fermerà a 5.600. Decisamente fuori dai parametri il dipartimento agricoltura, foreste e protezione civile con 54.820 ore, di cui 33 mila per i soli vigili del fuoco. «La pianta organica dei pompieri - spiega Schaller - non è a regime e quindi chi c’è deve fare turni più lunghi. Per il futuro è previsto un riordino».

Istruzione e formazione. Il dipartimento tedesco ha messo in conto poco più di 13 mila ore di straordinari, quello italiano 4.200 e quello ladino 245. Alla formazione professionale agricola va un contingente di 3.450 ore, per un totale di 21.958 ore più 15.500 ore aggiuntive. La Sovrintendente Nicoletta Minnei ritiene che le ore in più per la formazione vadano comunque considerate tra quelle “ben spese”. «La premessa - sottolinea la Minnei - è che già due anni fa c’era stato un primo taglio, significativo, al nostro contingente. Le ore in più si spiegano anche con la necessità di finanziare i progetti legati alla “scuola dell’autonomia”. La nostra è un’offerta aggiuntiva e mirata. Ad approfittarne sono le stesse famiglie e quindi la ricaduta, diretta, è sulla comunità nel suo complesso». È la stessa Minnei ad ammettere che un certo gap tra pubblico e privato esiste. «Questi temi sono ricorrenti - conclude Schaller - nei momenti di crisi, ma si dimentica che molte persone preparate, per passare al pubblico, hanno dovuto rinunciare spesso agli emolumenti più elevati del comparto privato».

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