Magrè, le pecore “aiutano” i vignaioli

Alois Lageder, notissimo vignaiolo di Magré, qualche anno fa, aveva sottolineato l'importanza per la sua Tenuta Hirschprunn, di stringere accordi, alleanze ma anche amicizie non solo con i...



Alois Lageder, notissimo vignaiolo di Magré, qualche anno fa, aveva sottolineato l'importanza per la sua Tenuta Hirschprunn, di stringere accordi, alleanze ma anche amicizie non solo con i viticoltori che conferiscono le uve alla cantina, ma anche con gli allevatori di montagna, la cui presenza sul territorio è fondamentale per evitare l'abbandono delle zone più disagiate. Questi infatti, nei mesi di neve e gelo, portano a svernare ovini e bovini dagli alpeggi al fondovalle. Perché grazie al clima più mite delle quote inferiori, gli animali riescono ad alimentarsi con foraggio fresco pascolando sulle ancora poche aree prative della vallata, specie lungo il corso dell'Adige. Da qualche anno però la collaborazione fra viticoltori e allevatori di alta quota si è fatta più intensa. Anche perché in inverno e in primavera, ovviamente a vendemmia conclusa, si notano greggi di pecore che pascolano fra i filari dei vigneti di Magré con un vantaggio reciproco: l'allevatore è felice perché riesce ad alimentare i suoi animali a costo zero e contemporaneamente è soddisfatto anche il viticoltore per i vantaggi che gli animali recano al terreno e alle viti. Con il continuo calpestio alla ricerca di foraggio fresco, le pecore praticano una specie di massaggio alla terra. Non solo: con le loro deiezioni liquide e solide, gli animali concimano naturalmente il terreno. In pratica, la collaborazione fra Lageder e l'allevatore venostano Alexander Agethle, presenta un vantaggio sociale. (b.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità