«Nei miei scatti, cristallizzo scene di vita quotidiana»

bolzano. L’instagrammer della settimana – che racconta follower della nostra pagina @altoadigeweb attraverso i loro scatti – è Fabrizio Dalla Vecchia (@fabdallave), impiegato presso una ditta privata...


Paola Verin


bolzano. L’instagrammer della settimana – che racconta follower della nostra pagina @altoadigeweb attraverso i loro scatti – è Fabrizio Dalla Vecchia (@fabdallave), impiegato presso una ditta privata di Laives. La sua passione per la fotografia è nata quando aveva 20 anni ed è iniziata come volontà di fissare i ricordi, per poi tramutarsi in un desiderio di renderla un qualcosa di speciale. Spesso si trova a raffigurare gli ambienti e i panorami che incontra mentre coltiva un altro suo interesse: quello della bici. Dalla Vecchia è un amante della street photography, che ritrae i soggetti in situazioni reali e naturali in contesti pubblici, per mostrare gli aspetti della vita quotidiana. «Mi guardo sempre intorno alla ricerca di un potenziale spunto fotografico, come una particolare luce o prospettiva» spiega. Ha aperto il suo profilo Instagram nel 2014 per postare e condividere i suoi scatti, realizzati con le sue macchine fotografiche digitali Fujifilm, che porta sempre con sé. Con l’ausilio del suo camper viaggia per scoprire nuovi luoghi ma anche per andare a visitare mostre in diverse città, come Torino e Forlì, di fotografi del calibro di Elliott Erwitt e soprattutto Alan Schaller, che è per lui grande fonte di ispirazione. Ha partecipato al nostro contest #autunnoinfiera in cui è stato anche premiato. Preferisce utilizzare il bianco e nero ai colori poiché «ha la capacità di richiamare il passato e di riuscire a ricreare il tipo di atmosfera più adatta». «Uno scatto può ispirare divertimento oppure essere un mezzo di denuncia, e deve riuscire a trasmettere un messaggio, anche se non è sempre possibile farlo per tutte le foto». Nelle sue immagini ricerca sempre un ordine, un’armonia e un’estetica che possa soddisfarlo a pieno. Quando si tratta di Bolzano, ciò che lo attrae è sicuramente la parte più antica del centro, come i passaggi che uniscono via Portici a via Streiter, ma anche gli edifici geometrici come la scuola professionale in via Roma. Lo scopo che vorrebbe raggiungere è «quello di creare delle fotografie che possano dare uno scorcio “storico” del nostro mondo, che, tra 50 anni, sarà profondamente diverso».













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