Parco Stazione, rissa tra bande

A fronteggiarsi gruppi di diverse nazionalità. Urzì: «Utilizzate bottiglie rotte»



BOLZANO. Gigantesca rissa tra bande, sabato sera, al parco della Stazione. A testimoniare quanto accaduto è il consigliere provinciale Alessandro Urzì (“Alto Adige nel cuore”) che, alle 19.30, era nel suo ufficio di via Perathoner: i locali del gruppo consiliare si affacciano proprio sull’area verde. «Un centinaio di persone di diversa nazionalità - racconta - si sono fronteggiate senza esclusione di colpi. Il tutto ad un'ora dove sono tanti i bolzanini ancora in giro. Molti di loro brandivano delle bottiglie rotte come se fossero coltelli. Il prato o la strada, nel giro di poco, si è trasformato in un tappeto di vetri ». A quel punto è iniziata la violenza. «Pugni, calci in faccia, spintoni e probabilmente qualche coltello. Lo scontro è stato durissimo e alcuni sono rimasti feriti. A terra sono rimaste le tracce di sangue. C'era chi cercava di frenare l’aggressività dei più agitati, ma la situazione è presto degenerata». Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. «Ho provato pietà – continua Urzì – per i primi due carabinieri che sono arrivati ai giardini. Con grande professionalità e preparazione hanno cercato di tranquillizzare gli animi, ma solo quando i lampeggianti hanno iniziato ad essere più di due, con l'intervento della polizia, tutti sono scappati. A terra sono rimasti solo i feriti che spesso però rifiutano le cure e, di certo, non si mettono a sporgere denuncia». Per la questura, però, ufficialmente ieri sera al parco Stazione non è accaduto nulla di particolare. «Capisco questa risposta. Purtroppo si tratta di fenomeni violenti che si svolgono molto velocemente e non lasciano tracce. Nessuno, come detto, denuncia. Questo non toglie che ciò che ho visto sia stato qualcosa di allucinante. E non possiamo abituarci».













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