Pedofilia in Alto Adige, la Diocesi nomina un difensore laico per assistere le vittime

L'ex difensore civico provinciale Werner Palla, giurista, incaricato di sostenere chi volesse uscire allo scoperto e denunciare casi di abusi subiti da preti o nell'ambito ecclesiastico


Marco Rizza


BOLZANO. Un difensore civico indipendente per sostenere le vittime di abusi sessuali (ma anche i responsabili di tali abusi che volessero uscire allo scoperto) avvenuti nelle istituzioni diocesane. Si tratta di Werner Palla ed è stato nominato dal vescovo Golser. Un nuovo passo verso la trasparenza.
 Per l’Italia è probabilmente una novità assoluta, anche se all’estero - e di recente proprio in Austria - è una prassi abbastanza consolidata. La decisione della Diocesi è stata resa nota all’indomani dello scandalo di Varna e nello stesso giorno in cui la Conferenza episcopale italiana ha espresso «sgomento, senso di tradimento e rimorso per ciò che è stato compiuto da alcuni ministri della Chiesa» e assicurato «leale collaborazione con le autorità dello Stato, cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati». La Diocesi bolzanina non solo è in linea con la Cei ma, sul piano operativo, anche un passo avanti: dopo lo scalpore suscitato a livello nazionale dall’appello on-line a denunciare gli abusi, ora arriva la nomina di un laico, indipendente, come difensore civico per le vittime.
 La scelta «con decorrenza immediata» è caduta su Werner Palla, giurista, difensore civico dal 1992 al 2004. Fuori dalla sua competenza restano però gli episodi avvenuti nei monasteri: potranno ovviamente essere denunciati a Palla, ma poi saranno trattati dai singoli abati. Va anche ricordato che episodi avvenuti molti anni fa (prima del 1998, secondo la Procura) rischiano di andare in prescrizione a livello penale. Nell’annunciare la nomina, la Diocesi ha sottolineato che «l’attenzione alle vittime colpite da atti di violenza o da molestie sessuali è prioritaria, intendiamo fare piena luce su fatti e misfatti accaduti». Palla sarà affiancato da comitato composto da psicologi, psicoterapeuti e giuristi. Potranno rivolgersi al difensore civico non solo le vittime ma anche i testimoni e «collaboratori della Diocesi colpevoli di abusi sessuali che desiderano farsi aiutare». Il vicario generale don Josef Matzneller continuerà a essere persona di riferimento in Diocesi per vagliare le presunte molestie: «Palla - dice don Matzneller - seguirà le persone che si rivolgeranno a lui ed esaminerà tutti i casi specifici. Ci sono persone che comprensibilmente preferiscono raccontare le loro esperienze a referenti estranei all’ambito ecclesiastico. Questo è il segno che in Diocesi tali richieste sono prese sul serio». L’indirizzo mail cui rivolgersi è werner.palla@rolmail.net. La consulenza è gratuita e i colloqui sono coperti da segreto professionale













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