Più competenze e grazia ai terroristi

Gli obiettivi della Stella alpina ribaditi nei documenti approvati al Kursaal, aspettando Renzi



BOLZANO. La Svp 2.0 ha la faccia da bambino di Manuel Massl, il segretario organizzativo. Al cui confronto Philipp Achammer, pur giovanissimo Obmann, sembra lì da un secolo. «Siamo qui da 70 anni, - dice infatti - e la Volkspartei è il partito più longevo del parlamento. Ma dei nostri quasi duemila candidati alle comunali, uno su quattro ha meno di 35 anni». Ecco uno dei segreti della Svp: non smette mai di ringiovanirsi. Ma, questo l'altro segreto, non molla sul passato. E infatti la risoluzione approvata al 61° congresso di ieri a Merano ribadisce le critiche alla recente riforma costituzionale che «va nella direzione sbagliata», ma anche che la Svp «non accetterà mai uno svuotamento dell'autonomia». Ricorda poi all'Austria l'importanza della funzione di tutela e la invita anche a inserire questo principio nella sua costituzione. E non poteva mancare l'appello al presidente Mattarella perché decida per un «provvedimento di clemenza nei confronti degli attivisti sudtirolesi (detti altresì "terroristi" o combattenti da altri fronti politici), consentendo loro di tornare a casa». Perché guardare avanti senza perdere di vista la base ideologica potrebbe essere un modo per battere la crisi. Che c'è. «Non è più tempo di solisti», bacchetta l'Obmann, «ma di gioco di squadra». I primi suoi undici mesi alla guida del partito non sono stati facili: «Ho notato una diffusa crisi di fiducia nei confronti della politica e sono ancora molto dispiaciuto per le 10mila tessere perse lo scorso anno». Insomma, la Svp sente l'aria che tira. E conferma che è una brutta aria. Ma conta di farcela a risalire, perché nessuno è così strutturato. «Wir sind Volkspartei» recita lo slogan del congresso. Come dire: noi siamo i meglio. Ma volerlo scrivere è come ammettere di temere di non poterlo essere più come prima. Achammer suona la carica per i 1985 candidati che si apprestano a correre alle comunali. E riconquistare quelli persi strada facendo soprattutto in periferia. E richiama il passato, l'Obmann: «70 anni fa, quando nasceva la Svp, nel giro di poche settimane gli iscritti erano arrivati a 50mila perché i responsabili avevano lasciato alle spalle tutto ciò che divideva puntando sull'unità». E a proposito di Comuni e comunali, il partito ha dato mandato a Kompatscher di chiedere al premier Renzi, «più competenze per l'ordinamento dei municipi, per permettere ai Comuni di lavorare ancor meglio per i cittadini».(p.ca.)













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Davide Pasquali

Attualità