«Più spazi per le donne in edilizia e manifattura»

Il punto della situazione in un incontro con rappresentanti sindacali di Cgil e Cisl Resistono vecchi stereotipi, ma salgono per le lavoratrici le possibilità di carriera


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. I settori dell’edilizia e dell’industria metalmeccanica sono notoriamente di dominio maschile e la commissione pari opportunità del Comune di Bressanone ha incontrato le rappresentanti sindacali per discutere della situazione e delle sfide future. In occasione della seduta di maggio, la commissione ha invitato Elisabeth Messner (Cgil di Bressanone) e Wilma Huber (Cisl di Brunico).

In Alto Adige la presenza femminile nel mercato del lavoro è concentrata in pochi settori specifici e in settori come l’edilizia e l’industria metalmeccanica lo stereotipo dei ruoli di genere è sentito. Non è raro che intere classi negli istituti tecnici superiori siano composte solo da alunni maschi, nonostante le possibilità di impiego siano ottime anche per le donne. Secondo Wilma Huber, responsabile per il comprensorio di Brunico, il motivo è da ricercare più nell’immagine stereotipata di genere che non nelle condizioni di lavoro offerte da questo tipo di settori. Spesso il percorso lavorativo è influenzato dalle aspettative genitoriali e dal fatto che il ruolo materno venga posto in primo piano. D’altro canto anche da parte del datore di lavoro la "maternità" e la flessibilità ad essa legata sono viste ancora spesso come ostacoli.

L’auspicio è che in futuro l’offerta assistenziale per i più piccoli venga potenziata. In questo modo le donne avrebbero l’opportunità di continuare a lavorare e ricevere il sostegno necessario per assicurarsi anche un futuro pensionistico e la possibilità di intraprendere una carriera di successo.

Un dato positivo c’è: secondo quanto riportato dalle rappresentanti sindacali, sono sempre di più gli uomini del settore edilizio e metalmeccanico che richiedono il congedo parentale e la Cassa edile elargisce a tal proposito contributi straordinari. Secondo le rappresentanti sindacali i permessi previsti per il periodo di allattamento sarebbero invece poco utili.

Altra nota dolente è rappresentata dalle difficoltà burocratiche connesse alle richieste di congedo, per cui spesso gli uomini non sfruttano le opportunità loro dedicate. 

Sulle spalle delle donne pesa poi anche l’assistenza, oltre che dei bambini, dei familiari anziani. In Alto Adige le strutture dedicate sono ancora insufficienti. Per questo le rappresentanti sindacali hanno sottolineato la necessità di passare da un modello di sostegno economico ad un modello di sostegno assistenziale, in modo da sgravare la donna da numerosi compiti.

In generale, questo il commento a conclusione dell’incontro, il mondo maschile vede sempre più di buon occhio la presenza femminile in settori come l’edilizia e il metalmeccanico. Un trend, questo, dovuto in particolare al grado di istruzione delle donne, che in questi settori occupano spesso posizioni di rilievo come esperte tecniche o geometre. Irrompere in mondi tradizionalmente maschili è quindi possibile per le donne e anche il merito viene riconosciuto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità