l’alleanza autonomista 

Regione, salta il vertice tra alleati 

Il Pd trentino verso il congresso, Panizza (Patt): «Serve un governo»



BOLZANO. Politica in fibrillazione in Trentino, dopo le elezioni che hanno travolto il centrosinistra autonomista e visto il centrodestra fare quasi cappotto. Nel Pd in molti, a partire dal segretario dimissionario Italo Gilmozzi, spingono per un nuovo congresso. Nell’Upt - uscita demolita dalle elezioni - si fa strada l’idea di un reset, azzerare l’intera segreteria, a partire dal segretario Tiziano Mellarini. Il Patt si fa sentire. «Il valore aggiunto della nostra coalizione è di non essere troppo sbilanciata sul centrosinistra perdente, ma di avere al suo interno un partito e un presidente autonomista che ci consente di intercettare elettori che di sinistra non sono»: così il segretario del Patt, Franco Panizza (sconfitto nel collegio senatoriale), che ieri ha convocato la giunta del partito per una prima analisi del voto. E la riflessione sulle elezioni sarebbe dovuta essere ieri al centro del vertice convocato dal governatore Ugo Rossi con i segretari dei partiti della coalizione allargata alla Svp e al Pd bolzanino. Vertice saltato, perché i convocati hanno disertato. «Per noi la discriminante è l’alleanza con la Svp», dice Panizza. Appunto, la Svp. Si sente di escludere che appoggerà un governo 5 Stelle o di centrodestra? «La Svp attende come noi di capire quale sarà la proposta di governo. I suoi vertici mantengono ottimi rapporti con noi e con il Pd, tanto che Bressa entrerà nel Gruppo per le Autonomie per consentire che nasca al Senato», dice Panizza, «Certo per partiti autonomisti come i nostri, il territorio viene prima delle ideologie, quindi ci poniamo con senso di responsabilità. Un governo al Paese serve».













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