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Rettore: esplode il caso Gobbetti, escluso con la scusa del tedesco

Il microbiologo, famoso a livello mondiale per le sue ricerche, aveva fatto domanda per succedere a Paolo Lugli, ma per la Lub la sua conoscenza del tedesco non è all’altezza del ruolo


Paolo Campostrini


BOLZANO. Se si va in internet, al nome Marco Gobbetti scorrono pagine lunghe chilometri. Google Scholar lo posiziona al primo posto nel globo in "food microbiology". È dunque un microbiologo. Il che dice poco: è uno dei principali microbiologi a livello mondiale. Responsabile di 120 progetti di trasferimento tecnologico finanziati da aziende globali nel settore farmaceutico e alimentare. A suo nome ci sono almeno quattro brevetti. Ha fondato l'istituto di Bari, il punto di riferimento della ricerca. Poi, è pure preside della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell'Università di Bolzano. Quando si ragionava su chi potesse essere il nuovo rettore, tutti pensavano a lui: non lo sarà. La ragione? Scarsa conoscenza del tedesco. Aveva fatto domanda alcuni mesi fa, come almeno sei o sette suoi colleghi, visto che Paolo Lugli lascerà la carica l'anno prossimo. In realtà, nessuno l'ha sottoposto ad alcuna prova linguistica. Anche perché non esiste norma formale che richieda una sorta di patentino riguardo alla carica di rettore, come accade invece in altri ambiti, ad esempio il pubblico o l'ospedaliero. E questo per evitare il rischio che un formalismo di questo tipo possa frenare l'arrivo di docenti di riconosciuta fama e qualità. Si richiede invece la conoscenza di almeno due lingue e una terza da eventualmente acquisire in corso d'opera. Infatti, Gobbetti è preside di facoltà a Unibz. E si era impegnato, così raccontano i suoi collaboratori, per acquisirne la conoscenza attraverso i corsi. Infatti, proprio all'interno del colloquio per la selezione del nuovo rettore, Marco Gobbetti aveva predisposto tre relazioni rispetto al suo curriculum e programmi, in inglese, tedesco e italiano. D'altro canto, uno degli elementi che più fa fede, in questo tipo di selezioni ad altissimo livello, sono le pubblicazioni scientifiche. Che Gobbetti ha firmato in misura nettamente superiore a qualsiasi altro concorrente: ma queste pubblicazioni sono al 100% scritte ovunque in lingua inglese. Dunque non sarebbero dirimenti sul piano di una eventuale triplice selezione linguistica. Ufficiosamente - anche perché i colloqui per il rettorato, che proseguiranno ancora per ricerca un mese, procedono blindatissimi - il professor Gobbetti non sarebbe stato sottoposto ad alcun colloquio in lingua. Cosa, d'altro canto, non prevista dalle cornici amministrative per la presentazione della domanda.Sapendo che un possibile "patentino" non era richiesto e che nessuna prova sarebbe stata messa in campo, Gobbetti si è dunque presentato ai colloqui come aveva fatto a suo tempo per la carica di preside: con i suoi titoli. Gli stessi collaboratori del candidato si chiedono d'altro canto: quali sono stati i criteri per stabilire se Gobbetti abbia o no sufficiente conoscenza del tedesco? E quale è questo livello richiesto? Questi sono i dubbi che hanno accompagnato la selezione alla carica di rettore per quanto riguarda il preside di Scienze. Quello che resta è una considerazione: nonostante il professore abbia messo in campo la volontà di padroneggiare meglio il tedesco con corsi impostati in vista del 2024, i suoi titoli non sono stati giudicati dirimenti, e dunque la lingua (attuale) ha fatto aggio sulla qualità. È questo il rischio, invece, che intende strutturalmente evitare la Lub accettando docenti e ricercatori, anche dalla Germania, che conoscono almeno due lingue e la terza si vedrà, proprio per non pregiudicare la propria attrattività. Sia per gli studenti che per i docenti. E ancora: perché un preside può conoscere bene due lingue e la terza così così e invece il rettore no? Probabilmente per la maggiore visibilità della carica nel contesto altoatesino. Criterio legittimo, d'altro canto. Ma che sta sopra quello scientifico. In conclusione: sembra che Gobbetti non abbia posto in discussione il criterio - la configurazione trilingue della Lub - ma abbia solo chiesto tempo, visto che il nuovo rettore entrerà in carica tra un anno, per completare la sua preparazione linguistica.













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