Sport, passione e volontà La montagna in festival

Al Forum la sesta edizione dell’Ims con 35 eventi, 80 ospiti e 120 giornalisti Con i grandi alpinisti, attesi convegni su doping e disabilità e una gita sulla Plose



BRESSANONE. È la “forza di volontà” il tratto che lega i 35 eventi della sesta edizione del Kiku International mountain summit, più semplicemente Ims, il festival della montagna aperto ieri a Bressanone dall’incontro con Louis Corbett e Andy Holzer, due straordinari esploratori delle terre alte a occhi chiusi, ciechi.

Con oltre 80 ospiti, 120 giornalisti accreditati e uno sguardo panoramico che spazia sul mondo intero, l’Ims (in calendario fino a martedì) ha numeri, nomi e qualità per dire cose importanti sulle montagne, patrimonio naturale e campo di imprese, terreno di sfide e di sperimentazioni.

Oggi, il centro della scena, sempre al Forum (dalle 20, ingresso 15 euro)), se lo prende Alain Robert, il “vero uomo ragno”, alpinista solitario che alle vie su roccia ha alternato quelle alla conquista delle facciate degli edifici. Ne ha scalati 140, superando difficoltà di ogni tipo, divieti, perfino arresti, incidenti anche gravi. Quando si dice la forza di volontà. Quella che viene messa a fuoco nei convegni, oggi al Forum, “Una montagna di parole, immagini, emozioni, colori - Lo spirito dell’alpinismo” (ore10-13) e “Montagne per tutti - Disabili e outdoor”(14-17).

L’International mountain summit è un intreccio di tradizione e nuove frontiere. Ecco i nomi che fanno la storia dell’alpinismo: Reinhold Messner (atteso alle tavole rotonde di lunedì sul Cerro Torre e sul tema “Di quanto pubblico ha bisogno l’alpinismo e quanto ne tollera?”), David Lama, Peter Habeler. Ecco gli argomenti che irrompono nell’attualità. Uno ad esempio: esiste il doping negli sport di montagna? Se ne occuperà, domani dalle 9, il convegno “Alpinismo pulito e onesto - Realtà o illusione?”, organizzato dal Cai e dai club alpini di Germania, Austria e Sudtirolo e incentrato su questioni centrali di una pratica, l’andar per monti, che è cresciuta sempre più verso la dimensione della gara, del record. Quindi, è doping (dal punto di vista medico ed etico) assumere medicinali ipotensivi per accelerare l’acclimatazione o analgesici per terminare una prova?

Ancora, i fondatori dell’Ims Markus Gaiser e Alex Ploner danno spazio a uno youth camp in cui i giovani si confrontano sull’approccio alla montagna, al paragliding e al geocaching (una sorta di caccia al tesoro), all’escursionismo sulla Plose, domenica con Peter Habeler e Hervé Barmasse, erede di una leggendaria famiglia di scalatori, pronto a condividere con tutti i partecipanti le proprie esperienze di montagna. Infine, lunedì, la consegna del Mountain protection award, premio voluto dalla Federazione mondiale della montagna. (f.d.d.)













Altre notizie

Attualità