Suicida a Genova l'imprenditore trentino Collini. Era stato in carcere per tangenti

L'imprenditore di Trento Fabrizio Collini, 56 anni si è suicidato gettandosi da un viadotto dell'A26



GENOVA. L'imprenditore di Trento Fabrizio Collini, 56 anni, recentemente coinvolto in un'inchiesta della procura trentina su presunte tangenti in appalti pubblici, si è suicidato gettandosi da un viadotto dell'A26 in Liguria.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale della sottosezione di Alessandria, intervenuta sul posto, Collini avrebbe parcheggiato l'auto nell'area di sosta e si sarebbe incamminato per l'autostrada lanciandosi poi nel vuoto all'altezza del ponte. Un volo di decine di metri che l'ha ucciso sul colpo.

All'interno della sua auto i poliziotti hanno trovato alcuni biglietti e lettere lasciati per i figili e gli avvocati per spiegare il gesto suicida.

"Nessuno se l'aspettava - ha affermato dopo la diffusione della notizia Marco Stefenelli, legale dell'imprenditore - né io, né la collega Monica Baggia, che mi ha dato la notizia e ha avvertito i familiari. L'aveva sentito martedì e ieri l'ha visto un collega di Milano. Non riusciamo a crederci. Sappiamo che ha lasciato un biglietto per noi, di cui però non conosciamo ancora il contenuto, oltre che parole per i familiari".

Collini, titolare di un'impresa di costruzioni, era finito in carcere nel settembre del 2008 nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Trento sulla corruzione e la turbativa d'asta negli appalti pubblici che aveva coinvolto in qualità di indagato anche l'allora presidente dell'Autostrada del Brennero Silvano Grisenti (poi condannato in primo grado per un episodio di corruzione impropria).

L'imprenditore, originario di Pinzolo in Trentino, aveva confessato di aver pagato tangenti, patteggiato la pena per corruzione e risarcito 8 milioni di euro.

Nell'ambito della stessa inchiesta Collini venne accusato anche di reati sessuali, a causa di alcune intercettazioni telefoniche.













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