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Traffico a Bolzano, gli esperti: «L'Arginale deve essere potenziata»

Il report: da oggi al 2030 se non si fa qualcosa il traffico aumenterà del 16%, perché il ritmo di crescita ora definito è di 1,6 % all'anno; al 2050 del 35%


Paolo Campostrini


BOLZANO. L'email è partita l'altra sera: mittenti, sindaco e assessore Stefano Fattor, destinatari i capigruppo di maggioranza. Oggetto: ecco come sarà la nuova Bolzano sud. Conclusione: da oggi al 2030 se non si fa qualcosa il traffico aumenterà del 16%, perché il ritmo di crescita ora definito è di 1,6 % all'anno; al 2050 del 35%. Dunque il rischio è il soffocamento. Sono cifre stilate da un gruppo di esperti che lavora sui flussi da mesi.

Le soluzioni ci sono ma hanno un paio di varianti, come variabili sono i costi: se tutto verrà realizzato al massimo progettuale previsto, ad esempio l'Arginale potenziata o invece raddoppiata le cose cambiano. Esempio: la prima soluzione, l'allargamento, arriva a 71 milioni, il raddoppio effettivo a 115,8. Inteso come carreggiata ad aggetto sul fiume. Meglio l'una o l'altra? «Sempre meglio fare il massimo - commenta Fattor che ha analizzato a lungo prima di inviarlo, il report - ma anche considerare i costi.

Ecco, la soluzione da 115 milioni abbasserà gli intasamenti ma con percentuali non altissime. Dunque occorre un ragionamento complessivo».

Ponte Palermo e ponte Resia

Il futuro di Bolzano sud si muoverà su queste direttrici: apertura e dunque accesso di ponte Palermo da via Galilei; apertura e accesso di ponte Resia da via Volta; arginale comunque e sempre a due corsie lungo tutto il percorso; sottopasso di via Roma, costruzione quanto prima della direttrice alternativa a via Galilei, via Buozzi-Pacinotti-Grandi con sbocco sotto la galleria del Virgolo. Ecco i costi: quest'ultimo asse in progetto oltre 11 milioni, sottopasso di via Roma 31,2 milioni. Poi la previsione: i quadranti viari a rischio saturazione, dunque possibile blocco, sono questi: galleria di San Giacomo- ponte Campiglio- Arginale. Nel medio periodo si può ancora rischiare, senza far nulla ma in uno scenario più prolungato è lì che Bolzano si bloccherà o si ri-bloccherà molto presto. Suggerimenti molto interessati nel report: "Emerge la necessità di una doppia corsia di marcia nell' arginale da ponte Roma al casello A22".

Una necessità che richiede interventi veloci e non rimandabili. Altrimenti via Galilei potrebbe soffocare. Altro suggerimento: necessari sottopassi in via Torricelli-Volta, via Siemens-Pacinotti e via Siemens- Grandi. Tutti assi da riqualificare.Naturalmente il report non prende in considerazione tutte le altre opere già programmate o previste, dal sottopasso di via Einstein, al raddoppio stradale della galleria del Virgolo e al fantomatico tunnel di Monte Tondo. Che prosciugherà gran parte del budget per la viabilità del futuro.

Questo dossier comprende grafici e percentuali dei flussi di traffico e ora sarà la base per una discussione in giunta e sul tavolo dei vertici con la Provincia. Quello che è certo, è che ora è messo nero su bianco che Bolzano sud, così com'è ha pochi anni di vita prima di implodere. Con buona tempistica, l'altra sera, anche il consiglio comunale ha dato parere positivo, con 35 sì e 5 astenuti, al collegamento via Grandi-galleria del Virgolo attraverso il sottopasso sotto via Roma.

L'idea di base, appunto, è decongestionare l'unico asse oggi esistente (via Galilei) verso nord con l'aggiunta di una ulteriore opzione di attraversamento. «Il terreno su cui si opererà - osserva il consigliere Claudio Della Ratta - interseca alcuni edifici che dovranno essere spostate e demolite».

Il tunnel di collegamento con l'Arginale di via Innsbruck sarà lungo 345 metri. Si scaverà massimo per sei metri, tant'è che l'imbocco della galleria è stato spostato verso nord di quasi duecento metri. In generale, rispetto al quadro complessivo di riqualificazione viaria ci sono due questioni: la prima è decidere quanto prima perchè i tecnici hanno chiarito che se i tempi si allungano, noi scoppiamo; la seconda è fare altrettanto sui livelli di spesa, sapendo che meno si spende meno le nuove infrastrutture risponderanno alle necessità future. L'unica cosa da non fare e stare fermi così. In sei anni, saremo sommersi da un più 16% di traffico. Già adesso è insopportabile, figurarsi con queste accelerazioni.













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