Treni tedeschi, Bolzano vuole la fermata

Durnwalder e Widmann: «Trenitalia non può pensare di toglierci un servizio apprezzato»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Domenica con l'entrata in vigore dell'orario invernale i treni austro-tedeschi che transitano in Alto Adige potrebbero non fermare più a Bolzano. La decisione del Ministero - contro la quale si stanno muovendo Deutsche Bahn ed Öbb - è giudicata dal presidente Durnwalder inaccettabile. La questione sollevata dai Verdi è preoccupante. L'Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari (Ursf) del Ministero dei Trasporti ha infatti deciso di bloccare il servizio dei treni austro-tedeschi in Italia perché danneggia il traffico ferroviario regionale, lautamente sovvenzionato dallo Stato e garantito da Trenitalia, sottoponendolo ad una concorrenza che di fatto non sa sostenere. E per farla breve nel giro di poche ore tra Innsbruck e Milano, Verona, Bologna e Venezia potrebbe non esserci più alcuna fermata intermedia: cancellata dunque anche Bolzano. Questa mattina è fissato a Roma un incontro tra i vertici delle ferrovie d'Oltralpe ed il Ministero per tentare di dirimere l'"affaire". Luis Durnwalder e l'assessore provinciale ai Trasporti Thomas Widmann parlano di una situazione grave e paradossale che va risolta quanto prima. Così il presidente: «Non accetto che l'Alto Adige paghi per colpe non sue. Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, negli ultimi tempi continuava a lamentarsi per tensioni con le ferrovie d'Oltralpe per la Rtc». La Rail traction company spa, compagnia privata che copre il servizio di trasporto merci lungo l'asse del Brennero. «Se hanno beghe in corso e problemi di concorrenza che se li risolvano tra loro senza tirarci in mezzo. Non sto qui a dire che voglio i treni tedeschi a tutti i costi ma se Trenitalia o il Ministero dei Trasporti decidono di non far più fermare a Bolzano quei convogli allora devono poterci offrire lo stesso servizio con gli stessi orari. Se riescono a fare questo allora tutto bene. Ma se pensano di toglierci quello che abbiamo senza darci in cambio nulla, allora hanno sbagliato i loro conti. Non sono disposto ad accettare una situazione peggiorativa. Se così fosse, ci muoveremmo immediatamente». Per Widmann, Moretti e le ferrovie d'Oltralpe litigano alle spalle dei cittadini. «Trovo inaccettabile che la popolazione paghi e ci rimetta per beghe personali altrui. E trovo impensabile che il Ministero pensi di stralciare un servizio che funziona e dimostra di essere gradito dai cittadini senza darci nulla in cambio». Secondo l'assessore non è possibile che l'Alto Adige debba sbattere sempre i pugni sul tavolo per avere servizi normali. «Vorrei ricordare la fatica che abbiamo fatto a riprenderci l'Eurostar per Roma che ci era stato sottratto. Spero che Roma ci ripensi anche questa volta. Se così non fosse ci opporremo con tutte le nostre forze». E non è finita. «Vorrei che ci spiegassero - conclude Widmann - perché aspettano sempre l'ultimo momento per farci avere comunicazioni del genere. Abbiamo già stampato tutti i nuovi orari e tre giorni prima ci vengono a spiegare che si sono sbagliati. È una mancanza di rispetto che non mi piace». «Se non ne verremo a capo - spiega Kerstin Schoenbohm, manager dei treni teutonici - ci vedremo costretti a fare ricorso al Tar. Per noi si tratta di un danno pesante anche perché il numero di passeggeri che salgono o scendono a Bolzano è altissimo. In questi giorni sono partiti da Milano, Bologna e Verona treni strapieni diretti a Bolzano per il Mercatino di Natale. E sempre pieni sono i convogli che portano gli altoatesini ad Innsbruck e Monaco».

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