Ultimo, alpinista muore durante una scalata

Un malore ha stroncato ieri a tremila metri una donna di 52 anni di S. Valburga Col marito e degli amici stava raggiungendo una cima vicino al monte Gioveretto



VAL D’ULTIMO. Un malore ha stroncato ieri un’escursionista di Santa Valburga durante un’ascensione nella zona del monte Gioveretto, al confine tra la Val Martello e la Val d’Ultimo. H.B., di 52 anni, era impegnata in una gita alpinistica con un gruppo di cinque-sei amici. Verso le 13, quando la comitiva era giunta non lontano dalla vetta del monte Schandarm, a una quota di circa 3200 metri, la donna si è sentita male, probabilmente ha accusato un infarto. I suoi compagni di escursione, e tra loro il marito, hanno provato ad aiutarla cercando immediatamente di rianimarla e, intanto, hanno subito allertato i soccorsi chiamando il servizio 118. Ma il loro prodigarsi in aiuto della donna non è servito. La cinquantaduenne di Santa Valburga, nel Comune di Ultimo, non ce l’ha fatta. Era già deceduta al momento dell’arrivo dei sanitari a bordo dell’elicottero Pelikan 1.

A questo punto, è cominciata la complessa operazione di recupero della salma. Il tempo soleggiato ha permesso al velivolo un avvicinamento non problematico alla zona in un cui il gruppo di escursionisti si era fermato attorno al corpo della donna, ma l’area d’alta quota, impervia, ha complicato l’allestimento della barella e l’imbarco del corpo con l’uso del verricello. Accanto ai sanitari e al personale dell’assistenza spirituale, sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino della Val d’Ultimo guidati da Nikolaus Gruber.

Quando la salma di H.B. è stata infine disposta sul Pelikan 1, sul volo di rientro a valle hanno trovato posto il marito della donna e un altro membro del gruppo partito al mattino per l’escursione. Gli altri alpinisti sono invece stati riaccompagnati lungo la discesa dai soccorritori, coprendo il tragitto di ritorno in parte a piedi e in parte a bordo di un impianto di risalita.

Il percorso scelto dal gruppo per raggiungere la cima dello Schandarmspitze è di tipo alpinistico. Contrariamente a quanto si è pensato in un primo momento, tuttavia, la morte dell’escursionista di Santa Valburga non è stata dovuta a un incidente o ad un problema tecnico, quanto a un malore, forse a un infarto. L’intero episodio è stato ricostruito dai carabinieri. Intanto, il dolore, agghiacciante, ha avvolto il gruppo di amici partito per una gita in montagna in una splendida giornata di sole d’inizio autunno. Di fronte alla tragedia che prendeva forma sotto i loro occhi, il marito e gli amici della donna hanno disperatamente cercato di fare il possibile, anticipando anche l’intervento dei sanitari. Non ce l’hanno fatta, la donna non ce l’ha fatta e ora Santa Valburga e l’intera Val d’Ultimo piangono la loro concittadina.

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