Umbertino fugge in treno da Lagundo fino a Malles

L’altra sera è scappato di casa - a Merano - per il temporale. Vane le ricerche Ritrovato al capolinea è sceso dopo aver familiarizzato con un addetto della Sill


di Simone Facchini


MERANO. Gita pomeridiana in treno fino a Malles (senza pagare il biglietto), poi passaggio fino a Bolzano in auto e ritorno a casa, a Merano, in tarda serata. Nulla di straordinario se non fosse che il protagonista – solitario - della vicenda è Umbertino, un cane meticcio di 11 anni, piccola taglia ma carattere “fumantino”. «E tu che ci fai qui?», si è chiesto il capotreno della Merano-Malles, ispezionando la carrozza giunta al capolinea venostano. Umbertino, se avesse avuto il dono della parola, gli avrebbe spiegato che il treno è un ambiente a lui familiare, e lì era salito dopo che un temporale lo aveva terrorizzato facendolo fuggire da casa. «Due cose teme Umbertino», racconta Herbert Mailander, il suo proprietario. «La prima sono i tuoni. La seconda, la mano sconosciuta che tenta di toccarlo: è un cane che in passato ne ha vissute tante, anni di randagismo, le bastonate, il canile. Esperienze di cui porta i segni, nel fisico e nell'anima». Ora, grazie a Herbert che l'ha adottato in un canile di Bergamo un anno fa, Umbertino vive una vita tranquilla. A parte la scampagnata dell'altro giorno. «Nel primo pomeriggio – racconta Mailander – a Merano scoppia un temporale. So che il cane ne ha una paura folle, quindi abbasso la tapparella». Non si sa come ma, terrorizzato da un tuono particolarmente fragoroso, Umbertino nonostante le precauzioni salta fuori di casa e scappa, in preda al panico, verso la zona dell’ospedale. Immediatamente scatta la caccia al “fuggitivo”. «Abbiamo sparso la voce per mezza Merano, allertato i vigili urbani e la Polfer». Con l'imbrunire, oltre al giorno se ne vanno anche le speranze di ritrovare il cagnolino. Ma verso le 20 a Mailander arriva una telefonata. «Mi hanno detto che avevano ritrovato il mio cane a Malles. Era stato riconosciuto grazie al microchip e si trovava alla Sill di Bolzano. Sono rimasto di stucco. A Malles? E come ci è arrivato?». Dal successivo colloquio con Matteo Inama, («un operatore della Sill dalla sensibilità straordinaria», sottolinea Mailander), si ricostruisce la storia. «Umbertino deve essere salito sulla carrozza a Lagundo. Il convoglio, smaltita la paura per il temporale, deve essere stata la prima cosa familiare che ha notato: spesso lo porto con me, in treno, a Bolzano». Indisturbato, è arrivato a Malles. «L'ha scovato il capotreno, che ha avvisato la Sill. Gli hanno chiesto di rimandarlo con il treno verso Bolzano. Ma Umbertino non si faceva avvicinare. Il collaboratore della Sill è partito per il paese venostano, dove con abilità e pazienza si è avvicinato al cane fin quando è riuscito a conquistarne la fiducia. Poi, l'ha trasportato a Bolzano». Dopo il riconoscimento, la chiamata a Merano: «Umbertino mi aspettava. Quasi non fosse successo nulla».

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