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Una piazzetta dedicata al questore Renato Mazzoni

BOLZANO. Dopodomani, martedì 26 giugno alle ore 11 sarà scoperta ufficialmente al termine del Lungotalvera San Quirino, nella piazzetta a lato di ponte Druso, la targa che dedica quello spazio alla...



BOLZANO. Dopodomani, martedì 26 giugno alle ore 11 sarà scoperta ufficialmente al termine del Lungotalvera San Quirino, nella piazzetta a lato di ponte Druso, la targa che dedica quello spazio alla memoria del dottor Renato Mazzoni, questore di Bolzano. Mazzoni era nato a Rovigo nel 1897, figlio di un cancelliere del tribunale, fu ferito durante la prima guerra mondiale, si laureò poi in giurisprudenza e intraprese la carriera nella pubblica sicurezza. Fu impegnato nella polizia ferroviaria, cosa che – viaggiando – gli consentì durante la seconda guerra mondiale di favorire i rapporti tra i vari comitati di liberazione. Nel maggio del 1947 fu promosso questore e destinato a Bolzano, dove si adoperò per dare ai problemi politici altoatesini soluzioni equilibrate ed equanimi, al di là di ogni imposizione nazionalista. E’ stata resa nota una sua lunga lettera all’allora ministro degli interni con la quale espresse la necessità di una revisione del primo Statuto d’autonomia perché “dia certezza legislativa e amministrativa alle aspirazioni della minoranza etnica tedesca e che nel contempo secondo giustizia e non con ‘italica furbizia’ assicuri l’avvenire anche agli italiani dell’Alto Adige e ai loro figli in una rinnovata pace etnica e sociale”. Le sue istanze non furono ascoltate, da lì a poco ci fu la marcia di Castel Firmiano, del questore Mazzoni si fece un capro espiatorio e fu rimosso. Fu trasferito a Treviso dove, sconsolato, morì tragicamente. Era il 1958. (e.f.)













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