Val Pusteria, due scelte per il treno verso il Cadore

Provincia e Sta stanno studiando i percorsi attraverso la Val Badia o Dobbiaco Bisogna valutare anche le preferenze del Veneto e il progetto ferrovia della Sad



VAL PUSTERIA. Sono due le ipotesi sul tappeto per disegnare il percorso pusterese del treno che potrà collegare l’Alto Adige con la provincia di Belluno. Da Cortina, le rotaie potrebbero puntare su Dobbiaco, oppure scegliere la direzione della Val Badia e raggiungere Brunico. Due opzioni che si combinano con le scelte ancora aperte anche per il tratto cadorino della futura ferrovia dolomitica. In questo caso, il dubbio riguarda il tragitto del collegamento dall’attuale capolinea di Calalzo fino a Cortina: si può percorrere la Valle del Boite oppure allungare il chilometraggio lungo il Centro Cadore fino ad Auronzo rientrando da lì verso il capoluogo ampezzano.

La Regione Veneto ha in mano gli studi di fattibilità e la decisione sulla scelta del tragitto sarà lasciata ai Comuni e alle comunità interessate. L’Alto Adige aspetta di capire come muoversi: ripristinare il treno che da Cortina raggiungeva Dobbiaco sembra la soluzione più a portata di mano. Oltre ad avere un precedente storico, il progetto appare come il più lineare e il meno costoso, ma c’è chi ha già sottolineato che il percorso non incontrerebbe altri paesi e quindi i convogli non avrebbero passeggeri da servire. I passeggeri che invece potrebbero utilizzare un treno in transito lungo la Val Badia, dove peraltro già la Sad ha in mente di portare una ferrovia, quella pensata per collegare Bolzano e Cortina in uno spettacolare giro dei passi dolomitici.

Nel quadro della futura mobilità provinciale e inter-regionale, il tutto dovrà poi incastrarsi con il tunnel di base del Brennero: i convogli che lo percorreranno scendendo da Innsbruck a Bolzano bypasseranno Fortezza, ovvero la stazione naturale per chi vuol imboccare la Val Pusteria. Sbarcheranno invece i passeggeri a Bolzano, appunto, da dove ci si potrebbe con un agevole cambio imbarcare sul treno della Sad con destinazione Cortina.

Scenari da definire, combinazioni da pensare nel modo migliore, servizi da progettare con un occhio ai bilanci a disposizione e uno alla funzionalità del mezzo che si va ad inserire. Un’altra priorità, poi, è l’ambiente, che è la carta in più delle Dolomiti, capace di attirare i turisti da far muovere, ed è anche il risvolto fragile di un equilibrio da rispettare proprio nel nome dello sviluppo delle comunità.

Joachim Dejaco, direttore generale di Strutture trasporto Alto Adige - Sta, e Gian Michelel Gambato, presidente della veneta Sistemi territoriali, si sono intanto incontrati nei giorni scorsi a Bolzano. Sul tavolo, ufficialmente, “una questione che non era relativa al collegamento ferroviario tra Cortina e la Val Pusteria”, ha spiegato Dejaco, che ha spento l’attesa per un imminente confronto sul tema fra il presidente altoatesino Arno Kompatscher e il governatore veneto Luca Zaia, ma ha confermato che il suddetto collegamento dolomitico uno spazio in coda all’ordine del giorno se l’è comunque ritagliato. Con tutte le diverse opzioni possibili e i conseguenti, diversi scenari che quelle opzioni configurano.

Insomma, la ferrovia dal Cadore punterà su Dobbiaco o su Brunico e come dialogherà con quel treno firmato Sad che ha già incassato l’approvazione del consiglio comunale di Corvara e ha raccolto ammiratori bellunesi ad Arabba e Livinallongo? “Nelle prossime settimane - ha rassicurato Dejaco - saranno pronti e verranno presentati gli studi”. (fdd)













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