Vitalizi, Pahl: andremo uno a uno al Tar

L’ex falco Svp a Moltrer: «Siamo su posizioni incompatibili. Inaccettabile il tentativo di chiedere soldi retroattivamente»


di Chiara Bert


BOLZANO. L’incontro tra Diego Moltrer e l’ex consigliere e falco della Volkspatei Franz Pahl, che rappresenta 96 colleghi, non ha sortito gli effetti voluti. Pahl ha preannunciato, infatti, una raffica di ricorsi non appena sarà approvata la nuova legge.

«Siamo su posizioni incompatbili. Ho spiegato anche in questa occasione a Moltrer che riteniamo inaccettabile il tentativo di chiedere soldi retroattivamente. Si tratta di rapporti chiusi, che come tali vanno trattati. Così come è inaccettabile la volontà di Rossi e Kompatscher di prevedere ulteriori tagli. Il governatore trentino Rossi, tra l’altro, quella legge l’ha anche votata. Ci rivolgeremo, uno a uno, al Tar e agli altri organi competenti per tutelare i nostri diritti». Secondo Pahl le decurtazioni prospettate per gli ex consiglieri regionali sono inaccettabili. «Si tratta di ipotesi irragionevoli, anche perché si vanno ad aggiungere ai tagli già effettuati con la legge della Thaler. Proprio come ha detto Kompatscher a Renzi, l’altro giorno a Roma, non si può essere chiamati a restituire quattrini due volte». Pahl, che aspetta la versione definitiva della legge, ritiene che potrebbe defilarsi solamente qualche consigliere più anziano, ma tutti gli altri sono pronti a dare battaglia. L’ipotesi di arrivare ad un accordo, seppur in extremis, con gli ex consiglieri appare pertanto pressoché impossibile. La rottura definitiva sembra essersi consumata proprio ieri.L’incontro con Moltrer è stato anticipato a sorpresa, dopo che il presidente del consiglio, parlando lunedì sera dopo la seduta fiume dell’Ufficio di presidenza, lo aveva annunciato alla stampa tra domani e dopodomani. Non si sa se per depistare i giornalisti, fatto sta che l’incontro si è svolto ieri. E, stando alle dichiarazioni di Pahl, non ha sortito gli effetti sperati.

«Farò di tutto per convincerli, la nostra non è una proposta blindata», aveva dichiarato solo qualche giorno fa all’ Alto Adige e al Trentino il presidente Moltrer, rispondendo a distanza alle prime dichiarazioni barricadere di Pahl, «penso che bisogna spiegare agli ex consiglieri come interveniamo. Loro difendono i loro diritti, ma io dirò loro come intendiamo procedere».

Per ora non sembra averli convinti, anche se il fronte degli ex ha al suo interno «falchi» (come Pahl) e «colombe». Tra queste ultime può essere annoverato Dario Pallaoro, ex assessore autonomista, che sulla nuova legge non è mai stato drastico. E ancora ieri spiegava: «Serve una proposta ragionevole ed equilibrata».

Quella che vi ha presentato Moltrer la considera accettabile? «Moltrer non aveva niente di scritto, mi sembra che debbano ancora decidere. Ma visto che la precedente riforma ha già tagliato il 40% dei vitalizi, se adesso facessero un altro 40%, alla fine cosa sarebbe?». La proposta dell’ufficio di presidenza prevede decurtazioni graduali a seconda dell’età dei consiglieri (dal 16% per gli over 80 al 50% per chi ne ha meno di 60): «Penso che la curva possa andare bene perché non si può dire taglio uguale per tutti», dice Pallaoro, che definisce il clima dell’incontro di ieri «abbastanza buono». Ma subito precisa: «Bisogna vedere quale sarà la conclusione. Ci risentiremo quando Moltrer avrà qualcosa di più preciso, è inutile parlarsi di cose che neanche l’ufficio di presidenza ha definito». (max) (ch.be.)

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