IL CASO

Bonus da 600 euro, la base dell'Svp insorge: oggi la decisione sui tre sotto accusa

Attesa una presa di posizione della direzione del partito sul futuro politico di Schuler, Lanz e Tauber. In subbuglio anche il Team K: Josef Unterholzner annuncia dimissioni immediate 



BOLZANO. In casa Svp è il giorno delle decisioni sul futuro politico dei tre esponenti che hanno chiesto il bonus da 600 euro per le partite Iva: il vicepresidente della giunta Arnold Schuler, il capogruppo Gert Lanz e il consigliere provinciale Helmut Tauber. Decisione che spetta alla direzione del partito.

Mentre la base insorge (centinaia i messaggi di protesta), i vertici si trovano tra l'incudine ed il martello. «Da un lato non si possono massacrare al 100 per cento i tre consiglieri e dall'altro la Svp non può passare per un partito che tollera simili comportamenti», evidenzia un componente della direzione.

Una possibilità è quella di togliere la carica di vicepresidente e le competenze da assessore in giunta a Schuler e quella di capogruppo a Lanz. Stando alla richiesta della base, questa sarebbe la strada da intraprendere. Che però significherebbe colpire Arno Kompatscher, essendo i due a lui molto vicini.

 «Ma senza decisioni anche pesanti, il partito rischia di affondare su una buccia di banana», evidenzia un altro componente della direzione.

Intanto ha annunciato le sue dimissioni con effetto immediato Josef Unterholzner, membro del Team K, colpito dallo stesso scandalo dopo che nella vicenda del coronabonus da 600 euro ci era finito pure il numero 1 del movimento, Paul Köllensperger. "Da ora, come mandato gratuito del Landtag, voglio occuparmi di cose più importanti che sprecare giorni di energie e tempo prezioso a causa di un ridicolo bonus da 600 €", afferma, come riportato da Stol.













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