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JJ4, Fugatti firma una nuova ordinanza: «Va abbattuta nel minor tempo possibile»

Non solo l'aggressione ai Misseroni di tre anni fa. Il 22 giugno 2022 un violento falso attacco ai danni di un biker, per fortuna senza gravi conseguenze. Il presidente della Provincia ordina al Corpo forestale il monitoraggio intensivo dell’area dell’incidente 



TRENTO. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha firmato oggi (13 aprile) una nuova ordinanza per la rimozione dell’orsa JJ4. Il documento – informa la Provincia in una nota - integra il provvedimento contingibile e urgente dell’8 aprile scorso, alla luce dei risultati genetici che hanno indicato l’esemplare femmina di 17 anni come l’autrice dell’aggressione mortale al runner di Caldes Andrea Papi, avvenuta il 5 aprile sul monte Peller.

Fugatti conferma al Corpo Forestale che sta operando sul monte Peller l’ordine di “procedere all’abbattimento nel minor tempo possibile”, identificando l’orsa “attraverso il collare e le marche auricolari di cui è dotata”. Ordina poi di “proseguire il monitoraggio intensivo dell’area dove si è verificato l’incidente fino alla rimozione definitiva del pericolo provocato da JJ4”.

Nell'ordinanza si ripercorrono gli episodi di aggressioni di cui l'orsa JJ4 è risultata protagonista. Il 22 giugno 2020 JJ4 aggredì sempre sul Peller, padre e figlio, Fabio e Christian Misseroni. Ne uscirono feriti, ma vivi. Pochi mesi dopo, il 29 agosto 2020, un falso attacco dell'orsa che - ricorda l'ordinanza - tentò di aggredire due forestali che erano impegnati a presidiare l'area dell'aggressione ai Misseroni.

Infine si arriva al 22 giugno 2022, JJ4 è protagonista di un violento falso attacco, questa volta ai danni di un biker, "fortunatamente senza gravi conseguenze".

Meno di 10 mesi dopo JJ4 incontra sulla propria strada Andrea Papi e questa volta l'attacco è mortale. "La pericolosità  - si legge nell'ordinanza di Fugatti - è aumentata esponenzialmente in relazione alla possibilità di reiterare altri attacchi come quello del 5 aprile". Di qui la sentenza: abbattimento, nel minor tempo possibile. Questa volta con il via libera dell'Ispra.

 













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