Politica

La maggioranza in Alto Adige diventa “extra-small”

Dopo l'uscita di Leiter Reber (in foto) solo un voto più dell'opposizione

LO STRAPPO. Leiter Reber lascia i Freiheitlichen
LA REAZIONE Kompatscher e Achammer: "I Freiheitlichen chiariscano"

KOMPATSCHER TER Inedita alleanza a cinque con FdI e Freiheitlichen



BOLZANO. La nuova Giunta altoatesina è partita in salita e non si intravede lo scollinamento. Quando, poche settimane fa, è nato il Kompatscher ter, dopo lunghe trattative, la stampa ha parlato di una giunta “extra large” per la presenza di ben undici assessori e cinque partiti (Svp, Fdi, Lega, La Civica e Freiheitlichen).

Ora però, dopo l'uscita dalla coalizione e dai Freiheitlichen di Andreas Leiter Reber, il governatore Arno Kompatscher deve fare i conti con una maggioranza "extra small” in Consiglio provinciale, disponendo di appena 18 voti su 35.

"Abbiamo un mandato degli elettori e un accordo di coalizione". Risponde così il presidente Kompatscher alle domande dei giornalisti sulla governabilità con un solo voto di distacco sull'opposizione. Il numero dei gruppi consiliari, vista la già forte frammentazione sancita dalle elezioni dello scorso ottobre, con Leiter Reber che lascia quello dei Freiheitlichen per andare avanti da solo, sale a 13 e sono ora sette i gruppi con un unico consigliere.

Si riunisce questa sera, 20 febbraio, il comitato di Coalizione, composto dai cinque partiti di maggioranza, per analizzare la nuova situazione che ha colto tutti a sorpresa. I rapporti tra Leiter Reber e la sua collega di partito e neo assessora Ulli Mair da tempo non erano idilliaci, ma ora l'ormai ex partito ha definito "del tutto inaspettato e incomprensibili" lo strappo.

Leiter Reber lo ha giustificato, tra l'altro, con il lungo tira e molla per la formazione della Giunta regionale, che rischia di non avere una rappresentanza femminile. I Freiheitlichen hanno chiesto le dimissioni di Leiter Reber e l'uscita dal Consiglio provinciale. La prova del nove per la maggioranza "extra small” è in programma già domani, quando i consiglieri sono chiamati a effettuare una lunga serie di nomine. Il Consiglio provinciale è infatti convocato per eleggere le Commissioni legislative, i rappresentanti nella Commissione dei Sei (organo paritetico Stato-Provincia), come anche in quella interregionale dell'Euregio. L'ordine del giorno prevede anche la designazione della Commissione pari opportunità e di sei esperti per il Comitato provinciale per le telecomunicazioni.

Un'allargamento in extremis della maggioranza si presenta assai difficile. Pd, Verdi e Team K dell'ex grillino Paul Köllensperger, dopo essere stati esclusi dalle trattative per la nuova giunta, di certo non fungeranno da stampella. L'ex assessore Svp Thomas Widmann, eletto con una propria lista, in aula durante l'insediamento della nuova Giunta aveva prospettato una "collaborazione costruttiva, senza pregiudizi", ma lo strappo tra lui e il governatore Kompatscher è profondo, al punto che Widmann aveva definito il suo voto contro l'esecutivo un "no ad personam". 













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