La sentenza

L’asilo senza strada di accesso: il giudice dà ragione al Comune di Laives

Il tribunale ha condannato i proprietari dei terreni che si erano opposti alla realizzazione della stradina. Oltre a concedere il passaggio, i privati complessivamente dovranno pagare oltre 100mila euro di spese legali



LAIVES. A distanza di parecchi anni da quando è scoppiata la lite, il Tribunale di Bolzano ha emesso la sentenza in merito all’utilizzo della stradina che da via Noldin raggiunge la scuola materna “La Giostra”, passando fra il complesso “Crosara” e il condominio “Pietralba”, e altri edifici privati. La sentenza dà ragione al Comune di Laives, difeso dall’ex sindaco, l’avvocato Giovanni Polonioli.

Tutto ebbe inizio parecchi anni fa quando i privati, proprietari delle particelle sulle quali transita la stradina, decisero di opporsi alla decisione del Comune di utilizzare quel passaggio per realizzare un accesso alla scuola materna. In particolare, quell’accesso era ritenuto fondamentale per ragioni di sicurezza perché, come stavano allora le cose, i mezzi dei vigili del fuoco, ad esempio, non avrebbero potuto raggiungere la scuola materna se non passando sulla stradina in questione. Dalla parte di via Kennedy, infatti, esisteva solo l’ingresso per personale e bambini.

Di fronte al diniego dei proprietari al Comune non era rimasto altro da fare che passare da via Kennedy, aprendo un’altra via di accesso. Questo però non aveva interrotto il braccio di ferro fra pubblico e privato per la stradina vietata dai proprietari al Comune. Infatti, la questione è approdata fino nelle aule del tribunale di Bolzano per una causa civile promossa dai privati.

Alla fine, come recita la sentenza, il giudice ha ordinato al Conservatore tavolare «di procedere all’acquisto per usucapione della servitù di uso pubblico di passaggio, a piedi e con veicoli, per la larghezza di 5,5 metri». Lo stesso giudice ha quindi condannato i privati anche al pagamento delle spese legali e la somma complessiva è considerevole: oltre 100mila euro complessivi sommando tutti i privati che hanno mosso causa.

I privati, se lo riterranno opportuno, avranno la possibilità di ricorrere affrontando così un nuovo giudizio con annesse eventuali ulteriori spese legali. L’avvocato Giovanni Polonioli, che ha conosciuto da sindaco di Laives la questione, è riuscito a dimostrare, davanti al giudice, la sussistenza del cosiddetto “usucapione” su quella stradina privata ovvero, l’utilizzo, per almeno vent’anni, anche da parte pubblica.

Da parte sua, il Comune di Laives aveva deciso di affrontare la causa nell’interesse pubblico, che è quello di avere la possibilità di far transitare da lì eventuali mezzi di soccorso, oltre a quelli di servizio per la scuola materna, come possono essere i furgoncini che portano il pranzo dalla mensa scolastica.













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Davide Pasquali

Attualità