«Un errore escludere la Svp dalla giunta»

Ortisei. Armin Lardschneider 46 anni, commerciante, sposato, ha tre figli. Direttore insieme al fratello gemello della Banda Musicale di Ortisei per oltre 10 anni, è un appassionato dell’attività...


Stefano Zanotti


Ortisei. Armin Lardschneider 46 anni, commerciante, sposato, ha tre figli. Direttore insieme al fratello gemello della Banda Musicale di Ortisei per oltre 10 anni, è un appassionato dell’attività fisica tra le montagne di casa e negli ultimi 15 anni è stato un protagonista della vita amministrativa a Ortisei, a fianco di Ewald Moroder dal 2005 al 2015 e di Tobia Moroder negli ultimi 5 anni. Ha ricoperto il ruolo di assessore in ambiti importanti come mobilità, commercio e turismo e dal 2010 al 2015 è stato vice-sindaco.

Quando e come si è avvicinato alla politica?

"Nel 2005 fu Elisabeth Baur, già assessore comunale, a chiedermi se avessi interesse a partecipare attivamente alla politica del paese. Io non ebbi dubbi a dare subito il mio consenso”.

Com’era Ortisei nel 2005 e come l’ha lasciata quest’anno?

“All’inizio della mia attività politica trovai un paese con progetti appena realizzati molto importanti per il futuro. Mi riferisco, ad esempio alla scala mobile La Curta che collega la piazza centrale con la zona sciistica Seceda e non solo, il ponte pedonale che permette in 100 metri di passare dalla zona pedonale all’aerale Setil” presso la stazione a valle dell’impianto per l’Alpe di Siusi, la strada di collegamento nord-sud. Questo grazie all’operato delle varie amministrazioni del sindaco Konrad Piazza. Oggi abbiamo un comune con idee non ancora totalmente mature, ma ci troviamo pure in un periodo con maggior difficoltà finanziare in confronto a quindici anni fa, quindi non favorevole allo sviluppo di grandi progetti”.

Una buona parte dei suoi concittadini si auspicava e chiedeva una sua candidatura a sindaco, poi cosa è successo?

“Le aspettative sul mio conto mi lusingano, tuttavia, dopo attenta valutazione, ho preferito scegliere di dedicarmi maggiormente alla mia famiglia e all’impresa che gestisco, in quanto sono della convinzione che per fare il sindaco di Ortisei bisogna dedicarsi al 120% e in questo periodo, come detto, per me le priorità sono altre”.

La maggior soddisfazione e delusione avuta in politica?

“Sicuramente lo sviluppo del centro del paese con l’ampliamento qualitativo della zona pedonale, che rimarrà per le generazioni future, è motivo d’orgoglio. Molto deluso sono rimasto nel momento in cui la Svp ha perso la maggioranza nel consiglio comunale”.

Che opinione si è fatto delle ultime elezioni?

“A caldo ho pensato che il lavoro fatto dalla Svp anche come partner di giunta è stato premiato. Se si considera che, spesso, un sindaco uscente alla seconda candidatura aumenta il numero delle preferenze, il nostro recupero di voti mi ha sorpreso in positivo”.

Un commento sull’attuale giunta.

“Sono del parere che questa coalizione non riflette la volontà degli elettori. Non posso che essere deluso del modus operandi durante le trattative per cercare un’intesa di giunta. Ad esempio, a Merano si è cercato un’intesa fino all’ultimo momento, attraverso decine di incontri, dedicando giornate interne alle trattative. Qui ho avuto l’impressione che questa volontà non ci sia stata, visto che in breve tempo si è voluto scegliere in modo diverso da ciò che aveva espresso il voto. In ogni caso mi auspico che l’attuale coalizione si rimbocchi le maniche per il bene di Ortisei, accelerando notevolmente il processo dei lavori in corso. Sono fiducioso che i mie colleghi di partito, con un buon lavoro di opposizione, tra 5 anni possano riconquistare la maggioranza”.

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