Aumento di capitale, per Carispa le intese in «salsa altoatesina»

Incontro da Kompatscher coi vertici Raiffeisen e Volksbank Servono oltre 200 milioni (il 66% ce li mette la Fondazione)


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Una cordata locale per partecipare all’aumento di capitale che Cassa di risparmio dovrà fare da qui a poche settimane. «Una prospettiva interessante», sottolinea il presidente di Carispa, Gerhard Brandstätter. Tanti e diversi i contatti con investitori istituzionali. La novità è che colloqui sono in corso anche con altri istituti di credito altoatesini, leggi Raiffeisen e Banca popolare-Volksbank. Ieri mattina i vertici delle tre banche (presidenti e direttori) si sono visti a Palazzo Widmann nell’ufficio del governatore Arno Kompatscher. Quest’ultimo anche nella sua veste di assessore provinciale all’economia voleva essere messo al corrente su quanto bolle in pentola. Più una «moral suasion», un’azione persuasiva che altro, quella del presidente altoatesino. Che, per legge, non ha alcun ruolo in capitolo. E nemmeno lo vorrebbe avere. Fatto sta che i tre giganti bancari della provincia (carispa, Banca popolare e Raiffeisen) si parlano. L’occasione per una collaborazione potrebbe essere quella dell’aumento di capitale che Cassa di risparmio ha in previsione di fare. La decisione del cda è prevista per il 24 marzo prossimo, con ratifica definitiva dell’assemblea dei soci in programma il 28 aprile.

Si cercano investitori. L’aumento di capitale da farsi sarà superiore ai 200 milioni di euro. Non sono noccioline. La Fondazione - azionista di maggioranza - si è già detta pronta a sottoscrivere l’aumento pari alla sua quota, ovvero il 66 per cento. Ma resta oltre un 33 per cento che non può essere certo colmato dai piccoli azionisti. Ecco, quindi i colloqui con Volksbank e Raiffeisen, ma anche con altri investitori come Eurovita assicurazioni e Itas, sempre ramo assicurativo. Tra il resto in queste due ultime società Carispa detiene delle quote di minoranza.

Tutto in divenire, ma entro qualche settimana e prima del cda di fine marzo, si stringeranno accordi. «In passato è sempre stato normale che un 10-20% di azioni della banca avessero un carattere esterno alla stessa», spiega Brandstätter. Certo, questa volta si vuole evitare la calata degli «stranieri» e trovare una soluzione altoatesina, o al massimo euroregionale alla questione dell’aumento di capitale.

Il telelavoro. Lavorare da casa è una modalità di lavoro diffusa ormai in molte aziende. Quale prima banca in Alto Adige, la Cassa di risparmio ha offerto quest’opportunità ai propri collaboratori, partendo venti mesi fa con un progetto pilota, realizzato con successo e diventato una realtà consolidata. In questo modo è concessa ai dipendenti, ad esempio durante il periodo dedicato all’educazione dei figli, la relativa libertà di organizzare il proprio tempo di lavoro. Nello stesso tempo la banca può continuare a contare sull’apporto di collaboratori esperti. «In Cassa di risparmio vi è già una mezza dozzina e più di colleghi e colleghe che lavorano da casa», spiega il capo servizio organizzazione e personale, Sonia Albano.

«I principali benefici riscontrati in questi primi venti mesi confermano gli obiettivi attesi dall’iniziale sperimentazione», ancora Albano. I tre vantaggi? «Un generale aumento della produttività, una diminuzione delle assenze per malattia e la riduzione per i pendolari di tempo e denaro per gli spostamenti casa-ufficio».

Settore immobiliare. Gabetti e Carispa insieme per crescere e offrire una consulenza immobiliare a livello locale e nazionale. Questo il succo dell’accordo che lega le due realtà immobiliari per tutto il 2015. Il Gruppo Gabetti, nella persona di Roberto Busso (amministratore delegato di Gabetti Property Solutions) e Marco Speretta (Cfo e Coo di Gabetti Property Solutions) e la Sparkasse Immobilien Srl (agenzia immobiliare della Cassa di risparmio di Bolzano) nella persona di Paolo Bellini (presidente Sparkasse Immobilien) e Mauro Corrada (direttore Sparkasse Immobilien) hanno stipulato la collaborazione con l’obiettivo di offrire alla rispettiva clientela un servizio professionale in Alto Adige, grazie alla presenza di Carispa e nel resto d’Italia grazie alla capillare presenza di circa mille agenzie immobiliari con i marchi Gabetti, Grimaldi e Professionecasa su tutto il territorio nazionale.













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