L’export 2014 sfiora i 4 miliardi di euro
Per le aziende altoatesine gli incrementi più rilevanti del fatturato estero riguardano i settori di manifattura e chimica
BOLZANO. Nonostante un leggero calo tendenziale nell’ultimo trimestre, il 2014 diventa un anno record per l’export altoatesino. Grazie al risultato dell'ultimo segmento annuale, sommato agli incrementi registrati nei primi 3 trimestri, il 2014 si è chiuso con una crescita del 3,1% rispetto all'anno precedente. In valore assoluto le esportazioni superano per la prima volta in 12 mesi l'importo di 3,9 miliardi di euro. «Il trend è in crescita e si è riusciti ad aumentare i volumi delle esportazioni anche in una situazione di crisi internazionale», sottolinea il presidente dell’Eos (Camera di commercio), Federico Giudiceandrea commentando i dati resi pubblici ieri dall’Astat.
Le destinazioni europee prevalenti sono Germania (34,6%), Austria (10,4%), Svizzera (5,8%) e Francia (5,2%). Al di fuori dell’Europa, Asia ed America assorbono rispettivamente una quota pari all’8,7% ed al 6,9% dell’export. Le esportazioni verso i paesi dell’Unione europea risultano aumentate dello 0,9% rispetto al 2013. Tra i partner principali, la Germania (+2,4%) fa segnare l’incremento maggiore, seguita dall’Austria (+2,1%), e dal Regno Unito (+1,0%), mentre si evidenzia una flessione per la Francia (-8,5%) ed i Paesi Bassi (-4,7%).
Si segnalano inoltre forti incrementi tendenziali verso alcuni partner commerciali che comunque incidono poco sul totale delle esportazioni altoatesine verso l’Unione Europea: +58,5% verso Cipro, +45,6% verso l’Estonia e +37,9% verso la Finlandia. Si rileva inoltre che il calo più vistoso delle esportazioni (-27,8%) è quello in direzione della Grecia, ovvero il Paese maggiormente coinvolto dalla crisi economica; in sensibile calo anche le esportazioni verso Repubblica Ceca (-14,6%) e Polonia (-13,1%).Nei paesi extra Ue si evidenzia una crescita ben più consistente (+9,0%), dovuta integralmente agli aumenti fatti registrare nei Paesi non europei (+15,9%). A fare da contraltare vi sono invece le diminuzioni delle esportazioni verso i Paesi europei non Ue (-1,3%), nell’ambito dei quali si registra comunque un aumento verso la Svizzera (+7,0%), a fronte di una diminuzione verso la Russia (-11,3%); quasi stabile l’export verso l’Oceania (-0,4%).
Sempre rispetto al 2013, gli incrementi più rilevanti del fatturato estero riguardano i metalli di base, prodotti in metallo (+18,5%), gli apparecchi elettrici (+17,8%), i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+13,2%) e le sostanze e prodotti chimici (+6,4%). I prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca, che incidono per il 14,9% del totale, fanno registrare una flessione del 3,5%.
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