il caso

Signa Holding, passo indietro di Benko: ceduta la presidenza del Cda a Geiwitz

La fondazione privata dell’investitore immobiliare austriaco rimarrà comunque maggiore azionista (foto Ansa)

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BOLZANO. L'investitore immobiliare austriaco René Benko cede la presidenza del consiglio di amministrazione di Signa Holding all'esperto tedesco di ristrutturazioni Arndt Geiwitz. Così l'agenzia Apa che cita un comunicato stampa di Signa. La fondazione privata della famiglia Benko rimarrà il maggiore azionista della holding, si legge nella nota.

A Bolzano Signa Italia sta costruendo il centro commerciale "Waltherpark". "Nella situazione attuale, questa è la soluzione migliore per l'azienda, i suoi partner, gli investitori e i dipendenti. Ora si tratta di ripristinare la fiducia e io voglio dare il mio contributo in tal senso. Il portafoglio immobiliare della Signa è e rimarrà unico", ha dichiarato Benko nel comunicato stampa.

Tutte le parti coinvolte sono ora chiamate a sostenere Signa. Diverse divisioni del gruppo di società fondato da Benko si sono recentemente trovate in difficoltà. Le perdite si stavano accumulando, in particolare nel settore immobiliare, a causa delle elevate svalutazioni, e di recente sono aumentate anche le segnalazioni di carenze di liquidità.

Di recente, diversi azionisti, tra cui l'investitore austriaco di Signa Hans-Peter Haselsteiner, hanno chiesto a Benko di fare un passo indietro. Benko, quindi, non ha più una funzione operativa nel Gruppo Signa da lui creato dal 2013, ma detiene la maggioranza dei diritti di voto attraverso le sue fondazioni di famiglia ed è considerato il leader di Signa.

Finora è stato presidente del comitato consultivo, che comprende membri di alto livello come l'ex cancelliere federale della SPÖ Alfred Gusenbauer, l'ex capo di Bank Austria Karl Samstag, il consulente tedesco Roland Berger, l'ex banchiere di Morgan Stanley Walid Chammah e il capo di Wüstenrot ed ex vicecancelliere della SPÖ Susanne Riess-Hahn.













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