[TITOLO]Anche Bruxelles vuole scendere in campo: «Faremo di tutto»

Bruxelles. [testo]nel giorno della mossa a sorpresa della bce, l'europa guarda sollevata alla reazione dei mercati che provano il rimbalzo dopo il profondo rosso dei giorni scorsi. ma è un...



Bruxelles. <mc>[testo]nel giorno della mossa a sorpresa della bce, l'europa guarda sollevata alla reazione dei mercati che provano il rimbalzo dopo il profondo rosso dei giorni scorsi. ma è un sollievo più che temporaneo: tutti, dai governi alle istituzioni comunitarie, sono consapevoli che christine lagarde ha soltanto comprato loro un po’ più tempo per decidere i prossimi passi e mettere a punto una strategia credibile ed efficace che non si aspettano solo le borse.

«gli strumenti ci sono e li useremo tutti», dice il responsabile dell'euro valdis dombrovskis, rassicurando chi teme che l'ue brancoli nel buio. ma il presidente dell'eurogruppo mario centeno ammette che si stanno esplorando anche altre strade oltre a quelle esistenti, «per rafforzare la risposta», perché non tutti sono d'accordo che quello che c'è a disposizione sia sufficiente. la situazione in questi giorni cambia così rapidamente che la ue non riesce nemmeno a fissare i propri appuntamenti. già un ecofin, previsto per oggi, è saltato. grazie alla mossa di francoforte i ministri non avevano più urgenza di lanciare un nuovo segnale per rassicurare i mercati, e hanno deciso di prendersi più tempo per disegnare la strategia. probabilmente si vedranno - sempre in teleconferenza - in formato eurogruppo esteso lunedì. ovvero sempre a 27, ma con centeno che guida la riunione e decide l'agenda.

Questo anche perché bisognerà introdurre un tema che all'eurogruppo è nato, e solo in quel contesto può svilupparsi: l'utilizzo del fondo salva-stati, o meccanismo europeo di stabilità (mes). al momento, sarebbe lo strumento più semplice da utilizzare ma il suo limite è «politico»: se uno stato chiedesse il suo aiuto, arriverebbe vincolato a condizioni stringenti.













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