Il caso

Assessora della Regione Veneto canta "Faccetta nera". Zaia: si deve quantomeno scusare

Elena Donazzan, esponente di Fdi, ha intonato questa canzone alla radio. L’opposizione chiede le sue dimissioni



VERONA. La richiesta di dimissioni e l'intervento della magistratura per l'ipotesi di reato di apologia del fascismo sono state avanzate da alcune forze di centrosinistra nei confronti di Elena Donazzan, assessora all'Istruzione della Regione Veneto ed esponente di Fdi, per aver intonato "Faccetta nera" durante il programma radiofonico "La Zanzara".

Una breve esibizione telefonica, su provocazione dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo; di fronte alla richiesta di scegliere tra il motivo fascista e “Bella ciao”, Donazzan ha detto di ricordare la canzone fascista, ascoltata in famiglia fin da piccola.

L'episodio è stato segnalato dal coordinamento di "Il Veneto che vogliamo", lista civica che ha appoggiato il candidato presidente Arturo Lorenzoni alle ultime regionali.

"Questo clima di intollerabile revisionismo - sottolinea la nota - che ha ormai sdoganato il fascismo manifesto di una figura istituzionale è il simbolo di una regressione culturale e civile".

Arrabbiato il governatore Zaia: "L'assessora si deve quantomeno scusare. Conosco la sua sensibilità. Non l'ho sentita, penso che le scuse siano doverose". 













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