Farmaci: Italia leader per la diffusione dei biosimilari



(ANSA) - ROMA, 14 NOV - L'Italia si conferma il terzo mercato per i farmaci biologici in Europa e si posiziona come leader nella diffusione dei biosimilari, con una crescita costante nell'arco di un decennio. In particolare, da gennaio ad agosto 2018 le 10 molecole biosimilari in commercio in Italia - epoetine, filgrastim, somatropina, follitropina alfa, infliximab, insulina glargine, etanercept, rituximab, enoxaparina e insulina lispro, per un totale di 45 prodotti - hanno assorbito il 13% dei consumi contro l'87% degli originator, con una crescita del 19% rispetto al 2017. Emerge al corso "Farmaci biologici o biosimilari? Una alternativa sostenibile e più economica per la Sanità italiana", con il patrocinio scientifico di Sifeit (Società Italiana per Studi di Economia ed Etica sul Farmaco e sugli Interventi Terapeutici) e il supporto non condizionato dell'Italian Biosimilars Group.    Prodotti complessi, i biologici hanno rappresentato una svolta terapeutica decisiva per milioni di pazienti ad esempio con tumore, sclerosi multipla, diabete, artrite reumatoide e altre malattie autoimmuni e rare, facendo registrare nell'arco di 5 anni una crescita del 57,1% del fatturato mondiale, di 267 miliardi di dollari del 2017. È quotato a oltre 1 miliardo di euro nel 2017 il mercato di otto farmaci biologici destinati a perdere la protezione brevettuale entro il 2022, per i quali, come evidenzia Giuseppe Assogna, presidente Sifeit, "senza la concorrenza dei biosimilari tra il 2018 e il 2022 la spesa toccherebbe 6,5 miliardi di euro; ipotizzando invece l'ingresso sul mercato dei biosimilari, si potranno ottenere risparmi tra i 299 e i 448 milioni". Le potenzialità non sfuggono alle Regioni.    Secondo i dati dell'Italian Biosimilars Group a registrare il maggior consumo di biosimilari per tutte le molecole sono la Valle d'Aosta e il Piemonte: in entrambe quotano il 43,24% del mercato complessivo di riferimento. Ma si arriva all'81,44% per l'insieme di cinque molecole in commercio da almeno 3 anni, con consensi di rilievo in quasi tutte le Regioni.Fanalini di coda Abruzzo e Calabria.   









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