Infezioni sanitarie potrebbero essere ridotte del 55%



(ANSA) - ROMA, 21 SET - Le infezioni che si prendono in ospedale o legate alle terapie potrebbero essere ridotte di oltre la metà (-55%) adottando in modo sistematico strategie di prevenzione e controllo. C'è quindi parecchio da fare per migliorare, indipendentemente dalle condizioni economiche del Paese. E' la conclusione di uno studio dell'Ospedale universitario di Zurigo, pubblicato sulla rivista Infection Control & Hospital Epidemiology, in cui sono state passate in rassegna 144 ricerche condotte tra il 2005 e 2016.    "Le infezioni legate alle cure sanitarie sono una spesa importante per pazienti, famiglie e sistema sanitario. Solo negli Usa si stima che il loro costi ammonti a 9,8 miliardi l'anno", commenta Keith Kaye, della Società di epidemiologia delle cure americana, non coinvolto nello studio. "Ci sono stati notevoli progressi, ma bisogna rimanere vigili per identificare e mantenere i processi chiave di controllo delle infezioni, in modo da usarli al meglio", continua.    Tutte le ricerche considerate avevano analizzato le misure di prevenzione di almeno una delle 5 più comuni infezioni sanitarie con la combinazione di 2 o più interventi. Si è così visto che questi interventi hanno portato ad un calo del 35-55% delle nuove infezioni, soprattutto quelle del sangue.    "Anche nei paesi ricchi e nelle strutture che teoricamente hanno adottato le misure standard di controllo e prevenzione -, rileva Peter W. Schreiber, coordinatore dello studio - c'è spazio per dei miglioramenti". (ANSA).   









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