Maternità surrogata: Gallo(Coscioni), andremo in tribunale



(ANSA) - ROMA, 19 GIU - "Ci rivolgeremo in Tribunale per rivendicare il diritto di Maria Sole a ottenere in Italia quello che tante coppie vanno a cercare all'estero, ovvero la possibilità di diventare madre grazie alla maternità surrogata, da alcuni impropriamente definito utero in affitto". Ad annunciarlo è Filomena Gallo, avvocato e segretario dell'Associazione Luca Coscioni, intervenendo al convegno organizzato oggi presso la sede della Cgil.    Maria Sole ha 35 anni ed è una delle tante donne fertili ma con condizioni di salute che le impediscono di portare avanti una gravidanza: nel suo caso la mancanza dell'utero, sin dalla nascita. Nel 2016 il suo appello 'mamme aiutatemi a diventare mamma', per trovare un'altra donna disponibile a portare avanti la gravidanza al suo posto. "Le italiane hanno risposto all'appello - sottolinea Filomena Gallo -, alcune non erano adatte per motivi clinici, ma una sì. Ora quindi procederemo per via legale, nel rispetto delle norme vigenti. La legge 40 sulla fecondazione assistita, infatti, vieta la commercializzazione di maternità surrogata, non la maternità solidale". In Italia, d'altronde, c'è già un precedente, aggiunge, "ovvero una gestazione per altri a fini solidaristici autorizzata dal Tribunale di Roma nel 2002". "Abbiamo pensato di rivolgerci in altri Paesi in cui questo tipo di fecondazione è legale, ma i costi partono dai 50.000 euro. Io e mio marito - conclude Maria Sole - siamo intenzionati a portare avanti questa battaglia per noi e anche per tante altre coppie nella nostra situazione". (ANSA).   









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