Mostre: a Tokyo le opere di 4 artisti 'irregolari' bolognesi



(ANSA) - BOLOGNA, 6 FEB - MacKenzie, Augustine Noula, Francesco Valgimigli, Andrea Giordani: sono gli artisti 'irregolari' del collettivo di Bologna che hanno prestato cinque opere, in rappresentanza dell'Italia, per la mostra internazionale di artisti disabili 'ParaArt Tokyo', una rassegna dedicata all'arte creata da disabili che ha visto opere di pittura e calligrafia realizzate da talenti adulti e giovanissimi provenienti da 16 nazioni. In quattro edizioni di ParaArt Tokyo sono state esposte più di 700 opere da tutto il mondo.    "Il rapporto con la realtà giapponese è iniziato con un progetto con la cooperativa Soteria-Npo Tokyo Soteria per la formazione di utenti della salute mentale giapponesi finalizzato all'apprendimento della cucina italiana", racconta Concetta Pietrobattista dell'Ausl di Bologna, coordinatrice del collettivo Artisti Irregolari di Bologna. "Si tratta di un progetto nato dalla collaborazione fra la cooperativa giapponese e il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Bologna per aprire un ristorante in patria dove fare lavorare persone con disagi mentali. La delegazione giapponese è entrata in contatto con i servizi e le iniziative nate dal Dipartimento, fra cui anche il collettivo degli Artisti Irregolari. C'è stato così uno scambio internazionale di cinque opere, esposte nella struttura Alcatraz creata da Jacopo Fo, e quattro opere per una mostra a Palazzo d'Accursio nei mesi scorsi". Ora la delegazione giapponese ha ricambiato l'ospitalità 'artistica' attraverso l'esposizione di quattro opere del collettivo bolognese a Tokyo.    'ParaArt' sarà ospitata anche nell'ambito dei giochi Paralimpici di Tokyo del 2020, tra gli eventi 'off' di punta.    ParaArt Tokyo è organizzato dalla Nippon Charity Kyokai, fondazione pubblica che dal 1966 si occupa di disabilità e cultura. (ANSA).   









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