Alex Schwazer ubriaco, affidato ai servizi sociali in casa di riposo

Svolgerà le 22 ore “socialmente utili” per arrivare a una riduzione della sospensione della patente di guida per ebbrezza



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VIPITENO. Alex Schwazer con tutta probabilità svolgerà presso la casa di riposo comprensoriale Wipptal di Vipiteno le 22 ore di lavori socialmente utili. La notizia è trapelata dall’entourage del campione olimpico della 50 chilometri di marcia a Pechino 2008. Il motivo di sfruttare la concessione prevista dall’ordinamento giuridico è quello di arrivare alla riduzione della sospensione della patente di guida da sei a tre mesi.

Come noto, Schwazer era stato pizzicato in stato d’ebbrezza alcolica da una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri nella zona di Vipiteno. L’istanza presentata dai legali di Alex, lo studio Brandstätter di Bolzano, è al vaglio del Gip che dovrà valutare se accoglierla o respingerla. Le mansioni saranno definite solo dopo quanto sarà deciso ma potrebbero essere legate all’accompagnamento delle persone bisognevoli.

Nel frattempo emerge che Schwazer è stato trovato con un valore di grammi di alcol nel sangue pari a 1 e quindi il doppio di quanto previsto dall’articolo 186 (e successivi comma) del Codice della Strada (0,5). Gli stessi legali sostengono che attorno a Schwazer c’è ancora “un eccessivo interesse e che il fatto della guida in stato d’ebbrezza non doveva essere reso pubblico perché Alex non è più un personaggio pubblico bensì un cittadino comune”.

In questo periodo l’ex marciatore di Calice di Racines, trovato il 30 luglio del 2012 positivo all’eritropoietina nel corso di un controllo antidoping a sorpresa nella sua abitazione, avrebbe sospeso anche il corso di studi a Innsbruck. Fonti vicine all’atleta affermano che Alex sta praticando “molta attività sportiva”. Ha percorso parecchi chilometri in bicicletta e, considerato che la stagione invernale è avviata, prossimamente svolgerà escursioni sci alpinistiche, altra disciplina praticata dall’ex marciatore azzurro quand’era ragazzo.

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In attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Bolzano che nel corso dei mesi scorsi ha coinvolto anche molte figure dell’atletica leggera italiana, c’è da sottolineare che Schwazer, sicuramente colpevole di un grave reato sportivo, secondo molti è stato eccessivamente punito.

I tre anni e mezzo di squalifica sono eccessivi considerando che aveva cercato di far luce sul suo intricato caso di doping nel corso della drammatica conferenza stampa dell’8 agosto 2012. A penalizzare Alex, un atleta caduto nella trappola del doping essenzialmente perchè incapace di reggere il peso delle aspettative riposte in lui, è senza dubbio l’aver mentito su cose ovvie e poi scoperte dagli inquirenti.

Il libro-autobiografia di Alex Schwazer, dal titolo provvisorio "Dopo il traguardo" e che doveva entrare nelle libreria nella primavera scorsa, per il momento è stato bloccato. Il testo è stato ultimato ma sarà in vendita solo quando l’inchiesta sul caso doping sarà definitivamente conclusa. Fonti in stretto contatto con l’ex atleta parlano di un volume “commovente” dove Alex racconta la sua vita sportiva e privata.

Dalle stelle alla polvere.

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Sembra davvero un'odissea, quella del campione olimpico della 50 km di marcia a Pechino 2008.  L'ex marciatore, squalificato 3 anni e mezzo dal tribunale sportivo del Coni per uso di epo e al centro di un'inchiesta pensale tuttora in corso,  con tutta probabilità svolgerà presso la casa di riposo comprensoriale Wipptal di Vipiteno le 22 ore di lavori socialmente utili. La notizia è trapelata dall'entourage del campione olimpico della 50 chilometri di marcia a Pechino 2008.

 













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