Hockey: il Bolzano vince ma non gioisce

Il successo sul Val Pusteria rovinato dall'infortunio occorso a Borgatello


Michele Bolognini


BOLZANO. Sarebbe stata una serata perfetta per il Bolzano: vittoria contro il Val Pusteria, prestazione che trasuda cuore, orgoglio e intelligenza tattica, shut-out (il quarto della stagione) per Matt Zaba. E, come se non bastasse, l'Asiago che cade sorprendentemente a Torre Pellice e rende più agevole la caccia a secondo o terzo posto.
A rovinare tutto, però, ci pensa l'infortunio di Christian Borgatello: le prime notizie che arrivano dallo spogliatoio biancorosso parlano di spalla da operare e stagione finita per il terzino meranese. Una perdita gravissima per il Bolzano e, in prospettiva, anche per la nazionale.
Ma partiamo dall'inizio: in attesa del finlandese Suhonen, atteso questo pomeriggio in città, coach Adolf Insam sperimenta per la prima volta in stagione l'assetto con quattro linee offensive. Oltre ai tre blocchi tradizionali, infatti, cambi regolari per la coppia Walcher-Dorigatti, schierati prima con Irmen e poi con Mazzolini. Il clima, almeno sugli spalti (1.850 spettatori), non è ancora da play-off, sul ghiaccio invece si viaggia su buoni ritmi: Bolzano e Val Pusteria giocano a viso aperto, senza timori reverenziali, e ne viene fuori un primo tempo piuttosto gradevole.
Occasioni da una parte e dall'altra: biancorossi pericolosi con una girata di Irmen e con un contropiede Bernard-Souza sprecato dall'attaccante italo-canadese, mentre Zaba è chiamato agli straordinari (di gambale) su Jensen e Sirianni. Il gol è nell'aria, e arriva grazie al giro della gabbia di Mazzolini che consente a Scandella di appoggiare in rete da due passi. Vantaggio meritato per i biancorossi, che ora possono impostare la partita in maniera più accorta, consentendo da un lato ai lupi di alzare il baricentro, ma dall'altro di proteggere adeguatamente la zona di difesa. La gabbia dei Foxes non corre grandi pericoli, anche perchè la uno-quattro impostata da Insam funziona che è un piacere, e per i lupi diventa davvero difficile costruire azioni manovrate e tiri puliti verso la gabbia avversaria. Con il passare dei minuti, però, il forechecking del Val Pusteria comincia a mettere più in difficoltà la retroguardia biancorossa, ma Zaba è bravo a stoppare la doppia conclusione di Sirianni. Paradossalmente, pur agendo quasi esclusivamente in contropiede, le occasioni più pericolose sono per il Bolzano: Fretter s'inventa un numero nello stretto ma va a sbattere su Stromberg, Insam spara alto da posizione favorevolissima, e la deviazione di Souza su tiro di Bernard mette i brividi al goalie ospite. Il terzo tempo è un monologo pusterese: i biancorossi si difendono con le unghie e con i denti, Zaba ci mette del suo, e Oberrauch getta alle ortiche il gol del pareggio da due passi. A cinque minuti dal termine un Mazzolini rinato (probabilmente il migliore in pista per i suoi) s'inventa il raddoppio che mette in ghiaccio i tre punti per i Foxes. L'ultimo applauso, il più intenso, è per lo striscione di saluto ad Alexander, giovane tifoso biancorosso scomparso in questi giorni. La corsa per il secondo posto vede il passo falso dell'Asiago, messo ko da un Valpellice in ripresa, e l'agevole successo del Renon (esordio per il neo-acquisto Korhonen) contro il Pontebba.













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