Il Bolzano è nel club dei plurivincitori con Juve e Olimpia

Grazie alla recente conquista del 19° scudetto dell’hockey la squadra biancorossa è tra i team italiani più titolati


di Valentino Beccari


BOLZANO. La seconda stella è nell’orbita a fianco. Nella prossima costellazione svolta a sinistra ed ecco arrivare l’Orsa maggiore dello sport. Già perchè è la certificazione della conquista di venti scudetti, l’attestato di campionissimo, il passaporto per la leggenda. E il Bolzano hockey si trova sotto lo striscione dell’ultimo chilometro dopo aver conquistato nei giorni scorsi il 19° tricolore della sua storia.

Già così si è ritagliato un posto in bella mostra nella “hall of fame” accanto alle più gloriose e blasonate società. In realtà nell’hockey il primato spetta al Milano che nel salotto di casa espone ben 32 scudetti.

In realtà il club meneghino ha vino il titolo italiano con varie denominazioni iniziando la collezione a metà anni Venti quando l’hockey era una sorta di extraterrestre dove al posto della palla c’era un disco da colpire con dei barbari arnesi e con delle lame in sostituzione delle scarpe bullonate. Era un hockey pionieristico da conquista del West, importato dall’Ontario da alcuni commercianti. Insomma, c’era poca concorrenza all’epoca e lo scudetto era un affare tra squadre milanesi e piemontesi. Il primo campionato degno di tale nome arriva solo nel 1935 e vi prendono parte sette squadre: Torino, Bardonecchia, Cortina, Milano I, Milano II, Diavoli Rossoneri e Renon. Bolzano è ancora alla periferia dell’impero e i quattro amici al bar si dilettano sulla pista ghiacciata di Campiglio. Il salto di qualità avviene negli anni Cinquanta con la realizzazione del Palaghiaccio di via Roma ed il ciclo inizia nel 1963 con la conquista del primo tricolore anche se gli anni d’oro saranno i ’70, ’80 e soprattutto ’90.

Anche il Cortina appartiene al club esclusivo con 16 scudetti. Una bella soddisfazione per il Bolzano che viaggia in prima classe accanto alla Juventus che in bacheca espone 27 scudetti, la Benetton Treviso che nel rugby ha vino 15 tricolori, o la Pro Recco che nella pallanuoto di titoli ne ha collezionati addirittura 25. Venticinque come l’Olimpia Milano con le scarpette rosse che hanno calpestato l’albo d’oro del campionato come nessuna altra formazione.

Nel volley poi vittoria fa rima con Modena, una sorta di Real Madrid della pallavolo capace di collezionare 22 scudetti e di raggiungere una popolarità pari allo sponsor, la Panini delle figurine. Nella pallamano la maglia rosa la indossa Trieste che si è portato a casa 17 titoli. Non va dimenticato il Nettuno che nel baseball, un altro figlio di un dio sportivo minore, è andato a “casa”, per usare un termine tecnico, per ben 17 volte. E una citazione la merita anche Verona capace di vincere 24 volte il titolo italiano di tamburello. Il Bolzano quindi si trova in ottima compagnia e se il prossimo anno riuscirà a conquistare la seconda stella entrerà addirittura nel consiglio direttivo di questo club esclusivo, una sorta di confraternità della vittoria. I presupposti ci sono tutti anche perchè la squadra è relativamente giovane e Bolzano ha ancora fame di successi.

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