La confessione: "Rapinatore per tornare in carcere"

L'altoatesino Helmut Wilhelm, autore di un colpo in centro a Trento, ha confessato: troppo dura la vita da uomo libero



TRENTO. Che fosse un rapinatore anomalo, nonostante i numerosi precedenti alle spalle, lo si era capito subito. La conferma che Helmut Wilhelm - il quarantanovenne altoatesino che pochi giorni fa era entrato armato di un tubo metallico nel negozio «K Outlet» di vicolo del Vò e s'era fatto consegnare 400 euro dalla commessa - cercasse un aiuto ancor più che il denaro è arrivata nei giorni scorsi. L'uomo, tossicodipendente, senza una famiglia, senza un lavoro e senza fissa dimora, avrebbe confessato lo scopo del suo gesto al gip che ha convalidato la custodia cautelare in carcere e anche al suo difensore, l'avvocato Giuliano Valer. E i motivi per credergli non mancano di certo: descritto da tutti come persona mite e gentile, ma con una dipendenza dall'eroina che risale lontano nel tempo, il quarantanovenne era uscito dal carcere a metà dello scorso aprile. E la vita da «uomo libero» si era subito rivelata troppo dura. E così, il primo giugno scorso ha deciso di fare qualcosa che lo riportasse tra le mura sicure di un carcere, che gli garantisse un tetto sulla testa, un pasto e una doccia tutti i giorni. Ha preso quel pezzo di tubo, l'ha trasformato alla bell'e meglio in una sorta di punteruolo e verso le 17.30 è entrato a muso duro nel negozio di abbigliamento, uno dei tre che il trentino Paolo Beghini possiede in città. Ha intimato alla ventenne polacca dietro la cassa di dargli i soldi, poi è uscito di corsa dal locale. Ma di farla franca non ne aveva grande voglia. A raccontare le ore di latitanza è stato lo stesso avvocato, sulla base delle dichiarazioni dell'uomo. Helmut avrebbe vagato un po', poi avrebbe preso un treno e sarebbe andato a Rovereto. Lì avrebbe usato i soldi rubati per comperarsi una dose e se la sarebbe iniettata. Poi avrebbe speso il resto in alcolici e sigarette, quindi, risalito in treno, è tornato a Trento. Ha girovagato un po' in stazione, poi ha notato gli agenti della Polfer e gli è quasi corso incontro per costituirsi. La condanna per rapina è scontata, ma il suo futuro potrebbe essere in una comunità.

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