Seab: in 150 per un posto di addetto alla fognatura

Gallina: «In lizza diversi over 40 con il diploma, espulsi dal mercato del lavoro» La graduatoria, valida anche per gli addetti ai rifiuti, resterà in vigore due anni


di Massimiliano Bona


BOLZANO. A farci capire quanto il mercato del lavoro sia in crisi, e quante famiglie siano in difficoltà, ci aiutano sicuramente i numeri dell'ultimo concorso Seab. Per un posto di addetto ai pozzi neri - un operaio di secondo livello destinato a rimpolpare l'organico del Servizio fognatura - si sono presentati 150 aspiranti.

E tra loro c'erano un geometra con l'abilitazione ad esercitare la professione, parecchi diplomati, diversi candidati espulsi dalle rispettive aziende nonostante avessero ruoli di responsabilità ma soprattutto tanti padri di famiglia. In prevalenza, come spiega il direttore dei servizi ambientali della Seab Francesco Gallina, si tratta di quarantenni e cinquantenni alla ricerca di una ricollocazione ma anche di neo diplomati che faticano ad inserirsi per la prima volta nel mondo del lavoro. La paga prevista non supera i 1.200 euro e tra i requisiti base richiesti c'erano il patentino di bilinguismo D e la patente di guida B. Ad attirare decine di aspiranti è stato anche il fatto che, in parallelo, Seab ha stilato anche una graduatoria per operai addetti ai rifiuti, quelli che per intenderci caricano e scaricano i nostri cassonetti con turni, talvolta, anche nel fine settimana. E da questa graduatoria Seab potrà attingere per i prossimi due anni, in vista dei prepensionamenti in calendario nei prossimi mesi.

Dottor Gallina, 150 persone per un posto da addetto ai pozzi neri, ai pozzetti stradali e alla raccolta delle acque nere. Se l'aspettava?

«Diciamo che da quando sono in Seab questa è la volta in cui si è registrata la maggiore adesione. Solo in un’altra occasione ci fu una risposta analoga. Di media si presentano una ventina di persone».

Cosa rende così attrattivo un posto da operaio di secondo livello, il più basso?

«Con l'edilizia e altri settori in crisi c'è la corsa al posto sicuro. Che Seab è ancora in grado di offrire».

Il vincitore del concorso è già stato assunto?

«Si, l'unico posto a disposizione in pianta organica è stato assegnato. Gli altri sono stati inseriti in graduatoria».

Ci sono speranze concrete di ottenere altri contratti per queste figure nel corso del 2015?

«Si, perché ci sono in vista prepensionamenti. Purtroppo non riusciremo ad accontentare molte famiglie. Ma qualcuna, lavorando per Seab, avrà qualche garanzia in più».

Com'era il livello medio di preparazione dei candidati?

«Abbastanza buono, ma soprattutto abbiamo potuto constatare che c'erano parecchie persone motivate. È questo spesso fa la differenza, a parità di requisiti, nel trovare un lavoro».

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