Ispezioni sul lavoro, c’è una nuova disciplina

Ci sarà equilibrio tra semplicità e proporzionalità tra controlli e rischi Soddisfatti i datori di lavoro, mentre i sindacati hanno espresso scetticismo


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La provincia di Bolzano è da sempre, complice anche l’alta incidenza del settore agricolo, una delle zone d’Italia in cui si registra il maggior numero di infortuni sul lavoro. Ecco allora che desta particolare interesse l’adozione di nuove regole, soprattutto per quanto attiene la parte ispettiva. Le associazioni dei datori di lavoro hanno espresso soddisfazione per la nuova linea imboccata dalla Provincia mentre i sindacati sono parsi piuttosto scettici.

Il progetto sulla disciplina dell'ispezione del lavoro a livello provinciale, elaborato dalla Ripartizione Lavoro si basa sui principi dell'Unione europea, sulla normativa nazionale e tiene conto anche dei modelli in uso in altre regioni per definire le possibilità di intervento a livello locale.

«La più recente normativa italiana contiene alcune indicazioni importanti per la razionalizzazione e la semplificazione dell'attività di controllo. Per l'intero progetto si terrà conto dei principi generali della normativa nazionale, soprattutto per la salute e la sicurezza del lavoro e la collegata normativa penale», ha spiegato il direttore della ripartizione lavoro, Helmuth Sinn.

I principi ispiratori del progetto sono: la creazione di un equilibrio tra informazione e controllo; la programmazione di campagne informative per datori di lavoro su temi specifici del diritto del lavoro e sulla tutela della salute dei lavoratori; controlli proporzionali al rischio: trasparenza sulla programmazione dell'attività ispettiva, definizione di obiettivi annuali e pubblicazione del numero di controlli per settore; efficienza del sistema dei controlli: ispezioni con preavviso (presso aziende o presso l'Ispettorato del lavoro) e ispezioni senza preavviso, maggiore utilizzo della conciliazione monocratica; concentrazione su violazioni sostanziali: definizione di settori di maggior interesse, economicità dell’azione con minor intralcio all'attività d'impresa; lavoro di rete: clima collaborativo prima, durante e dopo l'ispezione, trasparenza e supporto nei rapporti con le aziende, logica di servizio e non di mero esercizio di potere, formazione e ridefinizione del ruolo degli ispettori del lavoro.

Per la raccolta di idee e di proposte pratiche sulla razionalizzazione e la semplificazione dei controlli in questo progetto sarà coinvolto tutto il personale ispettivo. La concreta attuazione delle varie misure sarà valutata anche dall'Avvocatura della Provincia e troverà poi attuazione in una legge provinciale. La legge provinciale consentirà alla Giunta provinciale di adottare apposite direttive per lo svolgimento dei controlli sulle imprese.

«È fondamentale che vi sia equilibrio tra semplicità e proporzionalità tra controlli e rischi" ha sottolineato l'assessora Stocker ».

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